Una persona su tre smette di usare gli smartwatch perché non li trova utili, si annoia di loro oppure perché si rompono. È questo il dato più sorprendente che emerge dal sondaggio di Gartner.
Nel dettaglio il tasso di abbandono degli orologi ‘intelligenti’ è del 29%, percentuale che arriva al 30% per gli ‘indossabili” del fitness. Il campione è stato intervistato online ed è composto da circa 10mila consumatori degli Stati Unit, Regno Unito e Australia e la disaffezione maggiore si è registrata soprattutto tra gli americani.
Smartwatch e orologi per il fitness acquistati da chi?
Dal report si scopre anche che gli smartwatch sono stati acquistati principalmente da consumatori amanti della tecnologia, con un’età inferiore ai 44 anni e per necessità lavorative, non per seguire il trend.
I giudizi più negativi sono stati espressi sull’estetica dei fitness tracker: “Non sono né di moda né attraenti” per 3 clienti su 10.
Tuttavia, è messo in evidenza nel report, nonostante la contrazione delle vendite di smartwatch nel terzo trimestre del 2016, il mercato complessivo è cresciuto del 3,1 per cento, pari a 23 milioni di dispositivi, mentre i wearable per il fitness hanno registrato una +2% di vendite da luglio a settembre di quest’anno.
Come aumentare il mercato degli smartwatch?
La principale lezione che s’impara leggendo il rapporto è la seguente: gli smartwatch per fare più breccia tra i consumatori devono essere più utili, meno costosi e più indipendenti dallo smartphone. “Abbiamo bisogno di vedere interfacce più intuitive e maggiori applicazioni che vanno oltre la salute e la forma fisica”, hanno scritto i curatori del sondaggio, dal quale si nota anche che nel 26% dei casi gli smartwatch vengono regalati. Uno spunto in più per i regali di Natale.