Vendite globali di telefonini (mobile phones) piatte nel terzo trimestre del 2014, eccezion fatta per la categoria degli smartphone che hanno messo a segno un incremento del 20,3% con 301 milioni di pezzi commercializzati. Lo rende noto Gartner, precisando che “le vendite di le vendite di ‘feature phone’ (i vecchi cellulari ndr) sono diminuite del 25% nel terzo trimestre, perché la differenza di prezzo con gli smartphone low-cost che girano su Android si sta sempre più assottigliando”, ha detto Roberta Cozza, research director di Gartner.
Un trend, quello del basso costo, che ha ulteriormente spinto verso l’alto le vendite degli smartphone, che oggi rappresentano il 66% del mercato globale dei mobile phone. Secondo Gartner, nel 2018, nove cellulari venduti su dieci saranno smartphone.
Secondo stime di Garnter, iPhone 6 e iPhone 6 Plus faranno il pieno di vendite nel periodo natalizi, ma anche i vendor cinesi continueranno ad allargarsi soprattutto in Europa, con nuovi modelli low-cost basati sull’Lte.
Secondo la società di analisi, Apple registrerà nel quarto trimestre un picco di vendite, grazie ai due nuovi modelli a schermo largo, capaci di rintuzzare la concorrenza dei vendor cinesi. Dal canto suo, nel terzo trimestre la cinese Xiaomi ha fatto il suo ingresso nella top 5 dei maggiori player globali, in particolare grazie alle vendite sul mercato domestico. Samsung resta il primo player globale in termini assoluti, ma nel terzo trimestre ha registrato una flessione superiore al 10% delle vendite di feature phone.
Buona performance di Nokia, Huawei, LG, Lenovo e Zte, tanto che il sistema operativo Android conta ormai l’83,1% del mercato, a fronte del 12,1% di iOS.
Le vendite di smartphone sono trainate dai mercati emergenti, in particolare Estremo Oriente, Europa dell’Est e Africa che hanno registrato incrementi superiori al 50%. Fra i mercati maturi, tengono gli Usa con un incremeneto del 18,9% delle vendite di smartphone, alimentate dal lancio dell’iPhone 6 e del Plus 6. L’Europa occidentale, al contrario, ha registrato una flessione del 5,2%, la terza consecutiva nel 2014.