Economia circolare

Smartphone ricondizionati, il 46% degli italiani preferisce l’usato invece del nuovo

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Secondo una ricerca di Swappie e BVA Doxa, il 74% degli italiani dichiara di acquistare prodotti ricondizionati mentre il 72% è disposto a pagare di più per un prodotto ecocompatibile

Swappie, azienda che si occupa di ricondizionamento e vendita di iPhone, ha condiviso i risultati di una ricerca condotta da BVA Doxa, che dimostra quanto sia diffusa l’adozione di prodotti ricondizionati in Italia. Secondo lo studio, ben 7 italiani su 10 scelgono di acquistare prodotti ricondizionati, con una percentuale ancora più alta tra i giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Analizzando più nel dettaglio, il 46% degli italiani preferisce smartphone ricondizionati, seguiti dagli elettrodomestici con il 28% e dai computer, fissi o portatili con il 27%. Altri prodotti ricondizionati scelti includono accessori (21%), tablet (18%), smartwatch e fotocamere (entrambi al 12%).

Ma cosa spinge i consumatori a comprare ricondizionato? Tra gli aspetti fondamentali per l’acquisto, il 48% degli italiani afferma che il prezzo più conveniente rispetto al nuovo è il fattore più importante, soprattutto per il target maturo (45 – 64 anni). Seguono la funzionalità del prodotto (39%) e la garanzia minima di un anno (35%). Per i più giovani, anche le condizioni estetiche del dispositivo sono rilevanti.

8 italiani su 10 dichiarano di ponderare le proprie decisioni di spesa in relazione a questo tema. In particolare, l’83% considera l’aspetto ambientale durante l’acquisto di un nuovo prodotto, percentuale che sfiora la totalità del campione se si considera solamente il target femminile.

È chiaro quindi che la responsabilità deve essere condivisa tra tutti gli attori coinvolti e che è fondamentale responsabilizzare le aziende per fare progressi significativi. La sostenibilità non può essere raggiunta se non viene abbracciata da tutti.

Spinta dell’economia circolare

Non solo smartphone. Anche se le aziende hanno bisogno di più tempo per adattarsi ai cambiamenti e traslare verso un’economia più circolare, le persone possono contribuire quotidianamente con piccole azioni. Il 41% degli italiani è d’accordo sul fatto che anche i gesti più piccoli possano portare a un cambiamento positivoSpegnere le luci quando non sono necessarie (68%), differenziare i rifiuti con la massima attenzione (58%) e portare i prodotti elettronici non funzionanti in discarica (51%) sono i comportamenti più sostenibili nella vita quotidiana. Esaminando le pratiche nel settore tecnologico, è evidente che spegnere i dispositivi elettronici anziché lasciarli in stand-by e scollegare dalla corrente i dispositivi non utilizzati(rispettivamente il 33%) sono alcune delle piccole, ma significative, abitudini che possono fare la differenza.

Anche l’acquisto di prodotti ecocompatibili può giocare un ruolo fondamentale nel promuovere il cambiamento: i risultati dell’indagine mostrano che il 30% degli italiani utilizza regolarmente questa tipologia di prodotti, mentre il 58% lo fa occasionalmente.

Secondo la ricerca Swappie, il 72% degli italiani è disposto a pagare un prezzo più alto per un prodotto ecocompatibile, anche smartphone. Questo sottolinea una svolta culturale verso un consumo più responsabile e sostenibile che suggerisce come le barriere economiche stiano diminuendo man mano che i consumatori riconoscono i benefici a lungo termine. In particolare, la propensione a spendere di più si aggira intorno ai 10-20 euro in più, con una maggiore inclinazione tra i consumatori più maturi (45-64 anni).

Il cambiamento per un futuro più sostenibile

Optare per l’acquisto di prodotti ricondizionati rappresenta un passo significativo nella lotta contro lo smaltimento di rifiuti elettronici (e-waste), che secondo un rapporto delle Nazioni Unite, aumenteranno del 32%, raggiungendo 82 milioni di tonnellate entro il 2030.

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