Secondo le rilevazioni del Censis, tra il 2007 e lo 2020 i consumi delle famiglie italiane si sono ridotti del 13%. C’è però un andamento in controtendenza ed è rappresentato dalla spesa per smartphone e computer. Rispettivamente, questi segmenti hanno beneficiato del +450% e del +89,7% negli ultimi 13 anni.
“Durante la crisi economica, gli italiani hanno concentrato i loro acquisti sui beni di prima necessità” ha detto Massimiliano Valerii, Direttore Generale del Censis, che ha presentato i numeri contenuti nel report “La digital life degli italiani”, realizzato in collaborazione con Lenovo. “Ma i dati ci mostrano due settori che non hanno mai vissuto rallentamenti, quello degli smartphone e dei PC. Il motivo? Questi prodotti sono diventanti un investimento sul futuro. La sensazione è che gli italiani abbiano ben inteso la potenzialità di strumenti che sono andati oltre un unico ambito di utilizzo, integrati perfettamente nella vita individuale e lavorativa di ognuno”.
Non è un caso se nella ricerca Censis-Lenovo si sottolinei come nove utenti su dieci (il 90,3% di chi è già online) siano contenti dei dispositivi che usano per le proprie esigenze. E, con l’avvento del 5G, il trend potrebbe rimanere costante. Lo evidenzia Antonello Giacomelli, Commissario Agcom: “Il 5G apre nuovi scenari, in termini di sfide e opportunità. Lo standard abiliterà processi e servizi che incideranno profondamente nella vita personale e collettiva, come la chirurgia a distanza. La portata del 5G è rivoluzionaria e l’indagine del Censis con Lenovo non fa altro che mostrare un quadro già ben avviato, che beneficerà ulteriormente dei fondi del Pnrr”.
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