L'indagine

Smartphone e Pc ricondizionati, occhio all’eCommerce. 7 consigli per acquisti sicuri

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Comprare prodotti hi-tech ricondizionati (o rigenerati) conviene per un motivo: il prezzo competitivo. Ecco la guida per fare acquisti sicuri online.

Comprare prodotti hi-tech ricondizionati (o rigenerati) conviene per tanti motivi, uno fra tutti il prezzo competitivo. Ma dietro tutta questa convenienza però gli utenti sembrano ignorare alcuni particolari importanti.

L’Unione Nazionale Consumatori ha pubblicato la nuova indagine dove illustra come il quadro relativo all’eCommerce dei prodotti rigenerati sia tra luci e ombre, con alcuni significativi punti deboli nella trasparenza verso i consumatori.

L’iniziativa dell’associazione, svolta in collaborazione con APPLiA Italia, si è focalizzata esclusivamente sulla relazione di consumo, cioè quella “business to consumer” per cui non sono stati presi in considerazione gli operatori del mercato B2B (Cycleon-Recare – Returne to Value e Solo Stocks). L’indagine ha interessato piccoli e grandi elettrodomestici, apparecchi d’informatica e di high-tech. Sono stati oggetto dell’indagine i seguenti 14 siti internet: Amazon Renewed, Astelav, Back Market, Centro Elettrodomestici Ricondizionati, Cycleon-Recare – Returne to Value, Elettro Discount, Ebay, Eprice, Evoluzione Casa, Mediamarket, Mondo Affari, Solo Stocks, Subito.it, WireShop.

Cosa dice l’indagine

Ecco i punti chiave dell’indagine

  • mancata e/o generica indicazione del soggetto ricondizionatore, degli interventi effettuati e delle caratteristiche delle componenti utilizzate nel processo di ricondizionamento
  • mancata e/o generica indicazione di eventuali difetti estetici
  • presenza di clausole vessatorie come quelle inerenti al foro del consumatore o il diritto applicabile
  • mancata e/o generica informativa riguardante l’applicazione di garanzie post vendita
  • ostacoli al legittimo esercizio del diritto di recesso del consumatore
  • esclusione di responsabilità in caso di danni al prodotto intervenuti durante il trasporto
  • mancata indicazione delle informazioni circa la piattaforma ODR (Online Despute Regulation) e delle modalità di risoluzione alternativa delle controversie ai sensi del Regolamento UE n. 524/2013 e il D.Lgs. n. 130/

In generale – commenta Massimiliano Dona, Presidente di Unione Nazionale Consumatori, – ci sembra di poter giudicare un quadro tra luci e ombre: sono particolarmente allarmanti alcune carenze informative sull’identità del soggetto che ha effettuato gli interventi sui prodotti o sui canali per ottenere un contatto con il venditore; solo una parte dei siti internet esaminati risulta sufficientemente trasparente e rispettosa della normativa di consumo. In particolare, notiamo una certa riluttanza degli operatori ad illustrare ai consumatori cosa si intende per prodotto ricondizionato/rigenerato (ad esempio, non è quasi mai spiegata la natura dell’intervento al quale è sottoposto il prodotto e questa circostanza può incidere sulla sicurezza stessa del prodotto oltre che sulla classe energetica). Tutti aspetti che abbiamo evidenziato nell’infografica pubblicata sul nostro sito www.consumatori.it. I casi più gravi riscontrati dai nostri legali saranno oggetto di una segnalazione all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.”

“Le criticità emerse dall’indagine realizzata in collaborazione con UNC non ci sorprendono” afferma Manuela Soffientini Presidente APPLiA Italia. “La legislazione in materia è carente e confusa: il DM 140/2016 infatti non regolamenta in modo chiaro ed esaustivo il tema del ricondizionamento a discapito della sicurezza del consumatore e della trasparenza del mercato. È necessario certificare innanzitutto l’identità dei soggetti ricondizionatori, definire le regole secondo cui operano e le loro responsabilità sugli interventi effettuati. Il tema delle garanzie post vendita ed una effettiva sorveglianza del mercato sono ulteriori aspetti fondamentali”.

I 7 consigli per acquisti sicuri

Alcuni consigli generali sugli acquisti di prodotti rigenerati:

  1. Con un prodotto rigenerato si risparmia rispetto a quello nuovo, ma ovviamente questa riduzione di prezzo si paga con una minore garanzia. Nessuno, insomma, vi sta facendo un regalo.
  2. Valutate l’opportunità di acquistare un prodotto ricondizionato confrontando il prezzo con quello nuovo, anche rispetto alla vostra disponibilità economica.
  3. Quando acquistate un prodotto rigenerato considerate la serietà ed affidabilità del produttore.
  4. Accertate in che anno il bene è stato prodotto o se è andato fuori produzione, anche per capire la successiva reperibilità dei pezzi di ricambio o degli aggiornamenti del software. Ricordate, poi, che un prodotto diventa spesso “vecchio”, ossia superato, anche rispetto all’evoluzione della tecnica.
  5. Verificate su internet se risultano problemi per quel prodotto rigenerato e per quali difetti è stato solitamente revisionato.
  6. Chiedete al venditore quale era il difetto, valutando, quindi, il tipo di intervento riparatore.
  7. Controllare su internet se il prodotto originale funzionava e ha avuto successo. Ci sono, infatti, molti prodotti nati male, vedasi numerosi casi di smartphone ritirati poco tempo dopo la loro uscita sul mercato e superati molto rapidamente dal modello successivo. In questi casi, è sconsigliato acquistare il prodotto ricondizionato.

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