Deloitte presenta la prospettiva italiana della Global Mobile Consumer Survey 2019, una ricerca che coinvolge oltre 44mila partecipanti in 28 Paesi di 6 continenti, per monitorare trend, abitudini di acquisto e comportamenti degli utenti in ambito smartphone. In sintesi, dall’indagine emerge quanto segue per quanto riguarda il nostro mercato.
Smartphone indispensabile
- Gli smartphone hanno conquistato tutti gli italiani, anche gli ultrasessantenni non ne fanno più a meno (dal 2018, + 6 punti percentuali per la fascia 65-75 anni). IoT e smartphone ci spronano a migliorare la qualità della vita e le performance atletiche grazie a una gestione autonoma dei dati e delle informazioni: fra gli under 34, un italiano su 4 ha uno smart watch e/o una fitness band.
Smart devices sempre più diffusi
- Cresce il numero di dispositivi intelligenti nelle case degli italiani (+6% dal 2018), indice di una tendenza all’integrazione delle tecnologie smart nel medesimo nucleo familiare. Si inizia con una smart TV e si prosegue con i voice-assisted speaker per integrare l’IoT in tutta la casa: 3 italiani su 5 sono disposti a spendere 17 euro al mese per controllare e gestire la propria casa dallo smartphone.
Soluzioni per smart city fondamentali per 5 italiani su 6
- 5 italiani su 6 confidano nelle soluzioni di smart city per aumentare la vivibilità delle proprie città: salute, mobilità ed efficientamento energetico sono ritenute le aree di sviluppo più importanti e lo smartphone è il principale strumento utile a promuovere un sistema di smart life a 360 gradi.
Telefonia mobile, 1 giovane su 2 si connette da casa via WiFi o mobile
- Negli ultimi due anni e mezzo il mercato della telefonia mobile in Italia ha vissuto profondi cambiamenti e le abitudini dei consumatorisono mutate: 1 giovane su 2 si connette a Internet in casa indifferentemente da linea fissa (wi-fi) o mobile grazie alla disponibilità di giga illimitati inclusi nelle offerte, senza più provare “l’ansia da risparmio dei giga”.
5G, 2 giovani su 5 ansiosi lo attendono
- 2 giovani su 5 non vedono l’ora di passare al 5G e ripongono elevate aspettative sulle performance di rete e sui servizi fruibili. L’ utilizzo dello smartphone, già forte nella visualizzazione di media di breve durata, sta evolvendo verso contenuti più impegnativi: oltre un terzo degli under 34 guarda contenuti instreaming direttamente da mobile.
1 italiano su 2 è mobile gamer
- 1 italiano su 2 è un mobile gamer, non solo uomini e non solo ragazzi: lo smartphone avvicina tutti i target ai videogiochi grazie alla varietà di giochi a disposizione. Il mobile gaming ha anche un effetto moltiplicatore: il 15% del campione effettua acquisti in-app per equipaggiamenti o sbloccare la versione full del gioco spendendo circa 20 euro al mese.
Smartphone, prossima fermata Smart Cities
Lo studio 2019 conferma il ruolo da protagonista dello smartphone, in misura trasversale a tutte le fasce d’età, con un tasso di penetrazione del 93% sul totale campione. Il mobile è entrato, ancora di più, nella quotidianità, assumendo un importante ruolo di hub per la gestione e il controllo degli altri device.
I consumatori sono alla ricerca di una connessione h24e non possono più rinunciare ai servizi e alle prestazioni degli smartphone. I cellulari tradizionali diventano i telefoni di scorta, e altri dispositivi “intelligenti” entrano nel portfolio tecnologico nazionale, come smart watch e fitness band, soprattutto presso gli under 34. Grazie ai wearable i consumatori riescono interfacciarsi autonomamente con il conteggio dei passi, il monitoraggio dei battiti cardiaci e la traccia della qualità del sonno, diventando più autonomi e più attenti al benessere e alla qualità della vita, come anche alle loro performance atletiche.
Figure 1 – Device portfolio nazionale 2019 e trend 2018-19
Anche le case degli italiani stanno diventando sempre più connesse: due terzi delle famiglie intervistate possiedono almeno un dispositivo per la smart home e cresce il numero di oggetti intelligenti all’interno (+6%), indice di una tendenza all’integrazione delle tecnologie smart nel medesimo nucleo familiare.
Smart Tv “per iniziare” (50%),voice-assisted speaker “per diffondere” la filosofia smart in tutta la casa (12%; + 5 punti percentuali rispetto al 2018). Con i dispositivi di assistenza vocale si ottiene una spinta alla diffusione di ulteriori oggetti smart,contribuendo alla consapevolezza e all’interesse verso le tecnologie 4.0. Secondo l’indagine, l’illuminazione, il termostato e le spine elettriche intelligenti sono alcuni dei device IoT con trend maggiore di crescita nell’ultimo anno, seppur riferiti a basi relativamente esigue (8%; + 3 punti percentuali).
Per le famiglie intervistate, le funzioni di maggiore attrattività per la creazione di una casa intelligente rientrano nella sfera della sicurezza e dell’efficientamento energetico: circa il 60% del campione si dichiara propenso ad acquistare telecamere sempre connesse e sistemi di illuminazione, riscaldamento o antifurto controllabili direttamente dallo smartphone, con un budget allocabile di circa 17 euro al mese.
Figure 2 – Soluzioni smart home desiderate e intention to buy
I servizi delle Smart Cities a portata di Smartphone
Attraverso l’integrazione di IoT e smartphone, le città “tradizionali” possono evolvere in città “intelligenti”, ossia comunità che sfruttano informazioni provenienti da diverse fonti per collegarle agli utenti, con l’obiettivo di migliorare la vivibilità sia per i cittadini, sia per i visitatori.
Ad oggi, oltre un terzo dei comuni italiani sta sperimentando numerosi progetti di smart city che possono contribuire a incrementare la competitività e l’attrattività delle città, anche attraverso la progettazione di app che mirano all’interoperabilità di soluzioni “intelligenti ma isolate”. Le applicazioni riguardano molteplici aree, dalla sicurezza, al trasporto pubblico, illuminazione, raccolta rifiuti, gestione dei parcheggi e monitoraggio dei parametri ambientali.
Dalla ricerca emerge grande attesa verso soluzioni IoT sviluppate nell’ottica di una città connessa e intelligente, soprattutto da parte dei più giovani: l’84% dei rispondenti pensa che l’implementazione di alcune tecnologie smart possa rendere la propria comunità più vivibile. Salute, trasporti ed energia sono ritenute le aree più importanti e gli interessi variano in funzione della fascia di età: ambiente per i più giovani (48%), mobilità intelligente per i lavoratori (da 49% a 54%) e, infine, ambito sanitario per i senior (55%).
Figure 3 – Soluzioni per una smart city più vivibile per età dei rispondenti
Più giga, meno pensieri
A partire dal 2018, il mercato degli operatori di telefonia mobile in Italia ha registrato forti cambiamenti: l’ingresso di Iliad, che in meno di due anni ha guadagnato il 5% del mercato italiano, ha infatti avuto un impatto significativo sulla market share degli operatori storici (fonte Rapporto AGCOM 2019).
In questo scenario, emerge un consumatore più attento, i cui parametri di selezione sono arricchiti da servizi corollari: meno attenzione alla qualità della copertura internet e di hotspot wi-fi, e maggiore interesse verso contratti più brevi (74%; +14 punti percentuali), offerte che includono device o servizi per la smart home (56%; +8 punti percentuali) e servizi di video in streaming (48%; +13 punti percentuali).
Cambiano anche le modalità di connessione a internet nelle case degli italiani: è finita “l’ansia da risparmio dei giga”, in quanto metà del campione ricorre a una combinazione di wi-fi (linea fissa) e rete mobile in maniera indifferente. Grazie alla disponibilità “illimitata” di giga nei pacchetti offerti dagli operatori di telefonia mobile stanno cambiando le abitudini dei consumatori, soprattutto tra gli under 34.
Figure 4 – Modalità di connessione a Internet in casa
È mobile gaming mania
Alle porte dell’accensione del 5G prevista per il 2020, i consumer italiani si mostrano molto interessati a effettuare un cambio dalla loro attuale rete: metà del campione intende procedere allo switch non appena sarà disponibile o ne riceverà passaparola positivi, e l’intention to apply risulta essere più marcata presso i giovani. Il 66% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni si dichiara altamente propenso a passare alla rete di quinta generazione (55% per la fascia 25-34 anni) non appena sarà lanciata sul mercato o saranno diffuse informazioni positive, indice delle elevate aspettative sulle performance di rete e di funzioni implementabili.
Figure 5 – Intention to apply to 5G
I consumatori stanno cambiando le modalità di utilizzo dello smartphone, che non è più confinato alla fruizione di contenuti di breve durata, ma ha un ruolo sempre più centrale, iniziando un percorso verso l’intrattenimento con contenuti medio-lunghi, come file o serie tv in streaming. Lo sviluppo tecnologico di schermi e il miglioramento della performance di connessione permettono di usufruire dello smartphone anche per contenuti più impegnativi.
I risultati della Global Mobile Consumer Survey 2019 rivelano un aumento nella fruizione di contenuti media da mobile: il 60% del campione è iscritto a provider di contenuti di intrattenimento, video in streaming o musicali, e un rispondente su quattro vi accede direttamente dal proprio cellulare, registrando un trend in crescita di quattro punti percentuali rispetto a dodici mesi fa. Questa evoluzione è ancora più evidente presso le fasce più giovani, dove circa il 40% degli under 34 effettua l’accesso direttamente dal mobile a contenuti video e musica.
Figure 6 – Accesso a contenuti media da mobile
Un’ulteriore leva fondamentale nell’ambito dell’entertainment da mobile è rappresentata dal settore del gaming: oltre la metà del campione si intrattiene con app di giochi sul proprio smartphone, non solo i più giovani, ma tutte le fasce d’età. Il mobile gaming è un fenomeno aperto a tutti, grazie alla varietà di giochi a disposizione che riesce ad assecondare i gusti di diversi target. Le tipologie di gioco preferite cambiano infatti in funzione delle fasce di età: strategy game per i giovani, puzzle fino a 54 anni e card per gli over 55.
I momenti di gioco sono comuni a tutti i target e si concentrano soprattutto tra le mura domestiche in momenti di relax. Il 18% dei giocatori dichiara di intrattenersi con giochi sullo smartphone mentre guarda la TV, portando in questo modo a una duplicazione di touchpoint e diminuendo il livello di attenzione dedicato a questo mass media.
Figure 7 – Una giornata da mobile gamer
Il mobile gaming crea anche un effetto moltiplicatore, sia attraverso la fruizione di contenuti pubblicitari allocati sulle piattaforme free, tipicamente riferiti ad altre app, sia grazie alla possibilità di effettuare acquisti in-app. Il 28% dei giocatori da smartphone (15% del totale campione) effettua acquisti in-app,principalmente uomini appartenenti alle fasce di età più giovani: presso gli under 24, la spesa media mensile per i giochi mobile è di 30 euro, mentre scende a 16 euro presso i 65-75enni.