La Regione Emilia Romagna ha messo a disposizione di Città Metropolitane, Province, Comuni e Unioni di Comuni 2 milioni di euro per l’avvio e lo sviluppo di progetti di smart working.
Al link autonomie.regione.emilia-romagna.it si possono trovare il bando e la piattaforma per l’invio telematico della domanda con credenziali Spid o Federa.
Obiettivo del bando, si legge sul sito della Regione, è “favorire e sostenere progetti di smart working a lungo termine, che garantiscano la continuità amministrativa e favoriscano la ripresa”.
Sostanzialmente, si tratta di mettere le amministrazioni pubbliche nelle condizioni di lavorare in modalità più efficienti e tecnologicamente avanzate.
Tre macro-aree di intervento inserite nel bando: progettazione e avvio del processo; piano della formazione; roadmap avanzamento tecnologico.
L’aspetto tecnologico sarà determinante nella sostenibilità dei progetti, per questo motivo è prevista l’adozione di soluzioni avanzate, quali ad esempio soluzioni cloud e/o in Datacenter Lepida, il potenziamento di firewall, l’implementazione di accessi VPN, le piattaforme di virtualizzazione e i servizi di network security.
La possibilità di presentare domande di contributo sarà possibile fino a esaurimento risorse (e comunque non oltre il 31/7/2020).
La Regione Emilia-Romagna dal 2018 ha aderito a questa nuova modalità di lavoro che trasforma la PA, “aiutandola a compiere un passo avanti nel processo di trasformazione digitale, ridurre i costi di funzionamento ed essere sempre più vicina alle esigenze dei cittadini”, si legge in un comunicato dell’ente.
L’amministrazione regionale ha inoltre sviluppato, a fine 2019, uno specifico progetto (“Emilia-Romagna Smart Working”) destinato a creare una comunità tra enti locali per lo scambio di buone pratiche, il riuso di soluzioni e l’apprendimento reciproco.