Il mercato delle tecnologie e dei servizi per l’illuminazione pubblica di nuova generazione, in tutto il mondo, crescerà rapidamente nei prossimi cinque anni, grazie al successo e alla diffusione delle soluzioni LED e delle smart streets.
Secondo un nuovo Rapporto di ABI Research, “Smart Street Lighting”, il numero di installazioni di piattaforme per l’illuminazione pubblica di nuova generazione, per edifici, strade, piazze e parcheggi, salirà dai 2 milioni del 2014 ai 40 milioni del 2019.
Lampioni speciali, in grado di illuminare quando ce n’è bisogno, di autoregolare l’intensità della luce tramite sensori ambientali, di ricaricare veicoli elettrici, di offrire hot spot per connessioni WiFi, di scambiare dati con il sistema di elaborazione centralizzato della smart city, spesso dotati di celle solari e a basso impatto ambientale.
Le tecnologie impiegate per moltiplicare la capacità connettiva degli impianti sono diverse: dalla power line communication (Plc) alla radio frequenza (Rf), fino alla rete mobile. Le soluzioni Rf rappresenteranno i due terzi delle istallazioni smart streets lighting in tutto il mondo nel 2020.
Ovviamente, ci spiega il ricercatore e analista per ABI R. Andrew Zignan: “Nella gran parte dei casi si tratterà di un mix di tecnologie per raggiungere, sfruttando le potenzialità e i vantaggi di ognuna, le migliori performance in base alle caratteristiche del luogo”.
Tale tecnologia è generalmente associata anche a piattaforme internet of things, sensoring e big data. I lampioni intelligenti sono un’ottima base per la raccolta di dati relativi al traffico, l’inquinamento, le condizioni climatiche, il flusso di persone, lo studio della mobilità urbana e molto altro. Tutti fenomeni che generano dati, che a loro volta dovranno essere raccolti, elaborati e trasformati in informazioni, le stesse che daranno vita ai servizi per i cittadini e le aziende.
Il costo delle smart street e della loro illuminazione avanzata potrebbe essere piuttosto elevato, in termini di singole attivazioni, ma se inserito in un piano di spesa generale relativo a progetti smart city allora risulta essere più sostenibile. Ecco perché spesso gli enti locali si trovano di fronte la necessità di sviluppare sinergie tra loro e con i privati.