Il bando “Cluster tecnologici regionali per l’innovazione” ha permesso alla Regione Puglia di investire 66 milioni di euro in 31 progetti dedicati alle smart cities, l’efficienza energetica, la crescita sostenibile, l’innovazione sociale, le nanotecnologie, la sicurezza alimentare e l’agricoltura sostenibile.
“Vola alto il sistema della ricerca industriale pugliese – ha affermato l’assessore allo Sviluppo economico Loredana Capone – il nostro obiettivo è far in modo che contribuisca alla crescita della Puglia facendo sviluppo sperimentale e innovazione sui temi individuati dalla strategia SmartPuglia 2020”.
“Oggi finanziamo investimenti per 66 milioni di euro – ha spiegato l’assessore – di cui quasi 45 milioni per ricerca industriale e tutto il resto per sviluppo sperimentale. Così rendiamo la Puglia più attrattiva sia per gli investimenti che per i talenti.
Grazie al cluster regionale, imprese e organismi di ricerca realizzeranno 16 progetti su “Salute, benessere e dinamiche socio-culturali”, 5 progetti riguardano invece investimenti in nanotecnologie e biotecnologie dirette ad assicurare la “Sicurezza alimentare e agricoltura sostenibile”, 9 svilupperanno sistemi innovativi in grado di incidere sul tema “Città e territori sostenibili”, ed un progetto si concentra sull’“Energia sostenibile”.
Tra le imprese dei 31 raggruppamenti, si contano 12 startup, 20 spin-off e 22 imprese femminili, mentre tra gli organismi di ricerca ci sono tutte le Università pugliesi, il Politecnico, il Cnr (Consiglio nazionale della ricerca) e l’Infn (Istituto nazionale di fisica nucleare).