Il settore delle infrastrutture e dei servizi per la mobilità intelligente in ambito smart city varrà, in tutto il mondo, non meno di 25 miliardi di dollari nel 2024. Il dato è riportato dal recente Rapporto di Navigant Research: “Urban mobility in smart cities”.
Il fenomeno demografico della rapida urbanizzazione di crescenti porzioni di popolazione rurale, a livello globale, lascia intendere chiaramente che tra i tanti problemi che le città dovranno affrontare c’è anche quello dei trasporti e della mobilità dei cittadini.
“In tale situazione, con il 70% della popolazione mondiale che vivrà in città entro il 2050, le amministrazioni pubbliche, le aziende e i cittadini devono adoperarsi per ammodernare le infrastrutture viarie e per diminuire l’uso dell’automobile privata per decongestionare le strade, ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità della vita in città”, ha spiegato in una nota Lisa Jerram, ricercatrice e analista presso Navigant Research.
Sensori digitali, piattaforme internet of things, soluzioni M2M, automobili a motore elettrico (emobility) e ibrido, traporto pubblico locale a basso impatto ambientale, car sharing, carpooling, condivisione di mezzi di trasporto e in alternativa l’uso di biciclette e la preferenza agli spostamenti a piedi, sono tutti strumenti validi per il raggiungimento degli obiettivi ecosostenibili che numerosi Paesi si sono dati da qui al 2030 (se non prima, come nel caso della strategia ‘Europe 20 20 20’).
Di pari passo allo sviluppo della smart mobility aumenterà anche l’offerta di nuovi servizi, di applicazioni avanzate, che favoriranno lo sviluppo di un’economia digitale (di un’app economy), che già oggi vale oltre 5 miliardi di dollari nel mondo e che aiuterà i territori a crescere anche in futuro e a garantire nuovi posti di lavoro.
Certo non basta la tecnologia e al centro delle politiche pubbliche per la mobilità sostenibile ed intelligente deve sempre rimanere la persona e le sue necessità di spostamento per lavorare, studiare, fare la spesa, divertirsi, curarsi.
Per questo il settore smart mobility deve, oltre l’introduzione di innovazione tecnologica e nuovi modelli di business, orientarsi il più possibile verso il cittadino, con nuovi servizi finalizzati alla qualità e l’efficienza.