Innovare e digitalizzare, questa la strategia dell’Unione europea per le sue industrie e le sue imprese, ma a partire da un’idea diversa di economia, che deve essere sempre più decarbonizzata ed elettrificata. Nello specifico, il settore dei trasporti e della mobilità dovrà diventare strategico per la crescita europea e la Commissione Juncker ha presentato ieri una serie di misure finalizzate a realizzare la smart mobility nelle città e nei Paesi dell’Unione.
Gli obiettivi sono diversi, dal consentire a tutti i cittadini di beneficiare dei vantaggi di un traffico più sicuro, di veicoli meno inquinanti e di soluzioni tecnologiche più avanzate, al sostegno della competitività dell’industria automotive dell’Ue.
Dopo quelli di maggio e novembre 2017, ieri è stato annunciato un terzo pacchetto per “L’Europa in movimento“.
“La mobilità sta superando una nuova frontiera tecnologica. Con questa serie finale di proposte nel quadro dell’Unione dell’energia, aiutiamo le nostre industrie a rimanere all’avanguardia. Con la produzione di soluzioni tecnologiche chiave su vasta scala, comprese le batterie sostenibili, e la realizzazione di infrastrutture fondamentali ci avviciniamo inoltre a un triplice obiettivo: zero emissioni, zero congestione e zero incidenti”, ha dichiarato Maroš Šefčovič, Vicepresidente responsabile per l’Unione dell’energia.
Partendo dalla “Mobilità pulita”, per la prima volta, sono state introdotte nuove norme dedicate alla riduzione delle emissioni di CO2 per i veicoli pesanti: nel 2025 le emissioni medie di CO2 dei nuovi veicoli pesanti dovranno essere inferiori del 15%, rispetto al livello del 2019; per il 2030 si propone un obiettivo di riduzione indicativo di almeno il 30%, rispetto al 2019.
Per migliorare i risultati in quest’ambito, la Commissione cercherà di individuare i migliori progetti per camion più aerodinamici e per pneumatici di nuova generazione.
Un’azione è stata riservata anche alla “Mobilità elettrica”, con un piano per le batterie, che dovrebbe contribuire a creare un “ecosistema” competitivo e sostenibile per la progettazione e lo sviluppo di sistemi di accumulo all’avanguardia.
Per quanto riguarda la “Mobilità connessa e automatizzata”, invece, è stata proposta una strategia che consentirà all’Europa di diventare un leader mondiale per i “connected & autonomous vehicles”.
L’obiettivo è prendere in considerazione un nuovo livello di cooperazione tra gli utenti della strada, che potenzialmente potrebbe apportare enormi benefici per il sistema di mobilità nel suo complesso.
“Il trasporto sarà più sicuro, più pulito e più economico, nonché più accessibile per gli anziani e le persone a mobilità ridotta”, si legge in una nota Ue.
La Commissione propone inoltre di istituire “un ambiente interamente digitale per lo scambio di informazioni nel trasporto merci”, che dovrebbe consentire di “ridurre la burocrazia e facilitare i flussi di informazioni digitali” per le operazioni logistiche.
La mobilità però è intesa anche come “sicura” e i nuovi modelli di veicoli dovranno essere equipaggiati con “dispositivi di sicurezza avanzati”, tra cui soluzioni per la frenata d’emergenza, sistemi di avviso di deviazione dalla corsia di marcia per gli autoveicoli e sistemi di rilevamento dei pedoni e dei ciclisti per i veicoli pesanti (l’elenco completo è disponibile qui).
Sicurezza stradale quindi come tema centrale nel pacchetto Ue, anche perché, sebbene il numero delle vittime della strada si sia più che dimezzato dal 2001, oltre 25.000 persone hanno perso la vita sulle strade dell’Unione nel 2017 e altre 135.000 sono rimaste gravemente ferite.