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Smart mobility, l’economia dei dati e le tecnologie digitali per una mobilità Ue a zero emissioni

Entro il 2025 l’Unione europea (Ue) vuole giungere ad una mobilità intelligente diffusa, socialmente equa e competitiva a livello internazionale. Bruxelles ha lasciato intendere che guiderà questa transizione con “una legislazione mirata e misure di sostegno comprendenti investimenti nelle infrastrutture, nella ricerca e nell’innovazione”.

Sono in linea di massa gli obiettivi insiti nel progetto “L’Europa in movimento”, presentato oggi dalla Commissione Ue e orientato alla modernizzazione della mobilità e dei trasporti a livello dell’intera Unione per rendere il traffico più sicuro; incoraggiare l’adozione di sistemi di pedaggio più equi; ridurre le emissioni di CO2, l’inquinamento atmosferico e la congestione del traffico; ridurre gli oneri burocratici per le imprese; combattere il fenomeno del lavoro nero e garantire ai lavoratori condizioni e tempi di riposo adeguati.

In questo modo, in Europa potranno essere sviluppati, offerti e prodotti i migliori veicoli, le migliori attrezzature per i trasporti e le migliori soluzioni per una mobilità pulita, interconnessa e automatizzata. Misure che, secondo i promotori, saranno estese ben oltre il settore dei trasporti, per promuovere occupazione, crescita e investimenti, rafforzerando l’equità sociale, amplierando le possibilità di scelta dei consumatori e ponendo le basi per una radicale diminuzione delle emissioni inquinanti.

Per noi è un’occasione unica per “reinventare la ruota”. Vorrei che la nostra industria non fosse soltanto coinvolta dal cambiamento globale, ma che ne fosse protagonista”, ha detto Maroš Šefčovič, Vicepresidente per l’Unione dell’energia.

Guardando al panorama europeo, la mobilità ha un influsso importante sulla vita quotidiana dei cittadini e dà lavoro direttamente a oltre 11 milioni di persone. Si tratta tuttavia di un settore che sta attraversando una serie di trasformazioni tecnologiche, economiche e sociali, il cui ritmo sta accelerando.

Si tratta di un settore di particolare importanza, sia perché impiega direttamente 5 milioni di europei, sia perché è all’origine di circa un quinto delle emissioni di gas serra dell’UE.

Oggi assistiamo a un’evoluzione del settore dei trasporti che si inscrive nel quadro di tendenze economiche emergenti come l’economia collaborativa o l’economia circolare. Di conseguenza, è un’opportunità per modernizzare l’economia europea nel suo complesso e spingerla verso una maggiore sostenibilità”, ha commentato Jyrki Katainen, Vicepresidente della Commissione europea e Commissario responsabile per l’Occupazione, la crescita, gli investimenti e la competitività.

La Commissione promuove inoltre le soluzioni di mobilità senza interruzioni che permettono ai cittadini e alle imprese di spostarsi più facilmente in tutta Europa. Va in questa direzione la proposta di “migliorare l’interoperabilità tra i sistemi di telepedaggio, che consentirà agli utenti della strada di viaggiare nell’intera UE senza doversi preoccupare delle diverse formalità amministrative”.

Specifiche comuni per i dati relativi al trasporto pubblico, inoltre, permetteranno di pianificare meglio il viaggio e di seguire l’itinerario migliore anche quando questo comporta l’attraversamento di una frontiera.

Con le nostre riforme porremo le fondamenta per soluzioni stradali digitali standardizzate, condizioni sociali più eque e regole di mercato applicabili”, ha dichiarato Violeta Bulc, Commissaria per i Trasporti.

Il Piano si articola su una prima serie di 8 proposte, che sarà integrata nel corso dei prossimi 12 mesi da altre iniziative, fra cui quelle relative alle norme sulle emissioni successive al 2020 per autovetture e furgoni, oltre alle prime norme in assoluto riguardanti le emissioni dei veicoli pesanti, che fanno seguito alla proposta odierna concernente il monitoraggio e la trasmissione di informazioni in tema di emissioni di CO2 e consumo di carburante dei veicoli pesanti.

Tali proposte stimoleranno ulteriormente l’innovazione, oltre a contribuire ad aumentare la competitività, ridurre le emissioni di CO2 e migliorare la qualità dell’aria, la salute pubblica e la sicurezza dei trasporti.

Scheda informativa: L’Europa in movimento – Una panoramica

Scheda informativa: Mobilità pulita

Scheda informativa: Mobilità competitiva e socialmente equa

Scheda informativa: Mobilità interconnessa

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