Già in fase di sperimentazione in Germania, Italia, Gran Bretagna e Svizzera, le città di tutta Europa si preparano a veder circolare le prime automobili elettriche a guida e parcheggio automatici. Il progetto, sviluppato dal consorzio V-Charge, ha ricevuto finanziamenti Ue per 5,6 milioni di euro e la fase di testing dovrebbe terminare nel 2015.
Il cuore del progetto, secondo il Dr. Paul Furgale, responsabile scientifico della piattaforma V-CHARGE e vicedirettore del laboratorio di sistemi autonomi dell’Istituto federale svizzero di tecnologia di Zurigo, è l’individuazione del giusto mix di traporti pubblici e privati da offrire ai cittadini in ambito urbano:.
“Dobbiamo guardare al futuro e trovare modi più intelligenti di viaggiare, per risparmiare tempo e denaro e proteggere l’ambiente – ha dichiarato in proposito Neelie Kroes, Vicepresidente della Commissione europea – abbiamo bisogno di ricerche nelle nuove tecnologie e nelle modalità per combinarle per arrivare a soluzioni pratiche. Il sistema V-CHARGE va nella direzione giusta”.
Al momento del lancio della nuova piattaforma, i conducenti potranno lasciare la macchina all’ingresso del parcheggio e utilizzare un’applicazione mobile per avviare la procedura di parcheggio. Il veicolo si collegherà al server del parcheggio e si dirigerà da solo al posto designato.
L’auto, spiega una nota della Commissione europea, potrà anche essere programmata per dirigersi verso una stazione di ricarica all’interno del parcheggio. Al ritorno, il conducente non dovrà far altro che utilizzare la stessa applicazione mobile per chiamare l’automobile, ricaricata e pronta a partire.
Poiché i segnali satellitari del GPS non sono sempre ricevibili nei parcheggi, gli scienziati hanno messo a punto un sistema basato su telecamere, servendosi delle nuove soluzioni nel settore della robotica e del rilevamento ambientale.
Le funzioni sviluppate dovrebbero avere significative ricadute sotto il profilo dei costi, in modo da poter essere integrate nella produzione di veicoli elettrici. In termini di sicurezza, gli ingegneri lavorano con dispositivi già disponibili oggi, quali sensori a ultrasuoni e fotocamere stereoscopiche, utilizzati per il parcheggio assistito e la frenata di emergenza.
Il progetto V-Charge rientra nel programma europeo di investimenti nel settore della robotica. Per conservare la leadership dell’UE in questo settore strategico, la Commissione europea ha lanciato in giugno un partenariato pubblico-privato di 2,8 miliardi di euro, denominato SPARC, che sarà finanziato nel quadro del nuovo programma dell’UE di ricerca e innovazione Orizzonte 2020.
(F.F.)