Si chiama “Mobility as a Service” (MaaS) e aggrega tutto il panorama dei servizi per la mobilità on demand e condivisa. Secondo un nuovo Rapporto di ABI Research, “Mobility as a Service”, tale settore supererà il valore di 1 trilione di dollari nel 2030.
L’intera industria dei trasporti sarà coinvolta nel cambiamento apportato dall’innovazione tecnologica, caratterizzato da alti ricavi e prezzi contenuti al consumatore finale.
Ad Hannover il costo di una MaaS card è di poco più di 9 euro al mese e permette al possessore di utilizzare in condivisione auto (anche elettriche) e taxi, il servizio di car sharing cittadino, più un bonus per viaggiare quasi gratis in metropolitana.
C’è il paradigma “Car as a Service” (CaaS), ad esempio, che, grazie ai servizi di condivisione dei mezzi (sharing mobility), è considerato dai ricercatori come la leva principale per il boom del settore mercato MaaS, con evidenti risultati positivi nel flusso del traffico urbano, più rapido e meno congestionato, nelle emissioni inquinanti, che si ridurranno progressivamente, nella realizzazione delle infrastrutture necessarie per l’accesso dei cittadini ai servizi di mobilità condivisa (anche elettrica).
Si pensi alle stazioni di scambio, alle colonnine di ricarica per i veicoli elettrici, ai parcheggi e le corsie riservate (dove previste). Poi ci sarà l’introduzione dei mezzi di trasporto a guida autonoma, con risparmi significativi sulle spese per il personale e per l’assicurazione.
Un trend che vedrà ovviamente la crescita parallela dell’offerta di mobile app dedicate. La gran parte dei servizi passerà per il canale mobile.
Non possedere un’auto significa tagliare via costi elevati nel budget famigliare e generare risparmi e nuovi investimenti. Un paradigma in continua espansione, che riguarda più industrie verticali, comprese le ferrovie e i veicoli a due ruote (bici e scooter).
Una vera e propria economia basata sui servizi nei trasporti, che riguarda sia il settore privato che quello pubblico, ma che necessità di grande pianificazione ed investimenti, soprattutto nei progetti smart city, perché è lì che si gioca il futuro dei trasporti multimodali, di merci e persone, della mobilità a zero emissioni e personalizzata.