La mobilità urbana nella Capitale francese cambierà radicalmente già alla fine del 2015. Lo ha affermato il sindaco di Parigi Anne Hidalgo, in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente (5 giugno), illustrando il nuovo piano dell’amministrazione cittadina.
Entro la fine dell’anno in corso, il 33% delle strade di Parigi si potranno percorre a non più di 30 kmh (che significa passare dalle attuali 70 zone a velocità 30 kmh a 100), mentre per un centinaio di strade si sperimenterà il limite a 20 kmh (soprattutto nelle aree di prossimità a scuole, centri commerciali, aree pedonali, parchi e giardini pubblici e piste ciclabili). Un modo per ridurre il rischio di incidenti, per rendere più sicura la mobilità di pedoni, ciclisti e di chi guida.
Muovendosi a velocità limitata (“andare a 50 kmh nell’area urbana di Parigi sarà un’eccezione”) si disincentiva l’uso dell’auto privata e si riducono le emissioni di inquinanti. Entro il 2020 il limite a 30 kmh sarà esteso al 90% del territorio cittadino.
In concomitanza con l’attivazione del nuovo piano del traffico, il sindaco Hidalgo ha annunciato che le piste ciclabili vedranno raddoppiare la loro estensione nel 2020, per far passare dal 3 al 15% la quota di cittadini che si spostano su due ruote.
Dal primo luglio, invece, entreranno in vigore i nuovi divieti di circolazione (dalle 08:00 alle 20:00) su tutto il territorio urbano, relativi ai veicoli privati e da trasporto immatricolati prima dell’ottobre 2001. A partire dal 2016, inoltre, tale divieto sarà esteso ai furgoni immatricolati prima del 1997 e alle motociclette immatricolate prima del maggio 2000.