L’illuminazione pubblica intelligente, cioè in grado di ridurre i consumi energetici e le emissioni di CO2 grazie alle tecnologia LED (Light Emitting Diode o diodo ad emissione luminosa), sta progressivamente prendendo il posto dei vecchi corpi illuminanti in molte delle nostre città.
A Torino e Milano, ad esempio, AEC Illuminazione si è aggiudicata importanti bandi di gara per la sostituzione di migliaia di punti luce tradizionali con il nuovo sistema di smart lighting ‘ITALO’: un prodotto caratterizzato da elevata efficienza energetica, sostenibilità ambientale e performance illuminotecniche riconosciute a livello nazionale ed internazionale.
Come ha spiegato AEC a Key4biz, ITALO si compone di “una straordinaria gamma completa di soluzioni d’illuminazione ad elevata efficienza energetica, convincenti sia in termini di sostenibilità e durata che di performance illuminotecniche”. Una soluzione, come anticipato, che ha ottenuto riconoscimenti in tutto il mondo, tra cui il premio della britannica Highway Electrical Association “HEA HEMSA” come miglior prodotto dell’anno per l’illuminazione outdoor a tecnologia LED.
“Milano e Torino scegliendo il LED, si sono poste come obbiettivo quello di diventare città intelligenti, città in grado di coniugare in un unico modello urbano tutela dell’ambiente, efficienza energetica e sostenibilità economica”, ha precisato l’azienda. Milano sta provvedendo ad installare 85 mila punti luce ITALO, con l’obiettivo di completare l’opera in concomitanza con l’inizio di Expo 2015: “Abbiamo garantito ai cittadini lombardi un movimento sicuro, un comfort visivo e soprattutto una sensazione generale di sicurezza”.
Le aree interessate dalla nuova illuminazione sono: Corso Buenos Aires, viale Sarca, viale Monza, piazzale Loreto, Bastioni di porta Venezia, viale Corsica, via Melchiorre Gioia, viale Forlanini, Via Broggi, via Solferino (sede del prestigioso quotidiano “Il Corriere della Sera”), zona Tortona (conosciuta dal mondo del Design e della moda come “Tortona Fashion District”), l’area dei Navigli.
Stessa cosa ovviamente per Torino, con l’attivazione di 45 mila punti luce ITALO.
Un percorso d’innovazione in chiave smart city che pone i centri urbani italiani al pari delle più grandi città europee: “Da un punto di vista culturale i paesi scandinavi sono quelli che prestano maggior attenzione a questa tematica, ma anche in Italia molte città si stanno impegnando fortemente nel diventare a tutti gli effetti città intelligenti”. Da noi sono tanti gli esempi, oltre Milano e Torino, ci sono Venezia, Rho, Mestre, Ravenna, Firenze, San Benedetto del Tronto, La Spezia, Mattinata, Sant’Egidio
In queste e molte altre, AEC ha portato e sta portando la nuova tecnologia per l’illuminazione efficiente e a basso impatto ambientale, “ma anche all’estero, come ad esempio Brisbane in Australia, oppure in Gran Bretagna con Merseyside, Middlesex, Hatfield, Somerset e Staffordshire, o anche in Scandinavia, con Oslo, Tønsberg e Drammen in Norvegia, Borås e Gothenburg in Svezia”.
Scelte dettate dalla necessità di ridurre costi e consumi, con “l’efficienza energetica che rappresenta ormai un pilastro fondamentale nella progettazione delle città metropolitane del futuro e per i gestori, per i quali è sempre di più una priorità quella di minimizzare i costi, ridurre al minimo i consumi e aumentare la resa”, ci ha spiegato AEC.
In tal senso, grazie alla tecnologia LED, “è possibile attuare la spending review senza spegnere un solo punto luce in tutte le città. Lo scopo è quello di ottimizzare l’illuminazione pubblica con sistemi nuovi, efficienti e sicuri, garantendo contemporaneamente qualità della vita e sicurezza”.
In termini di impatto ambientale, “meno energia elettrica significa infatti evitare l’emissione atmosferica di tonnellate e tonnellate di CO2”. L’illuminazione pubblica intelligente, come quella di Torino e Milano, offre “indiscutibili vantaggi, sia in termini di performance illuminotecniche che di sostenibilità ambientale”, garantendo un evidente “miglioramento in termini di efficienza, resa cromatica e sicurezza”, con “il corpo illuminante che, grazie alla durata superiore rispetto alle lampade tradizionali, consente una rilevante diminuzione delle attività di sostituzione nel tempo e una considerevole riduzione dei costi di manutenzione”.