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Smart home, il divano che cambia forma con lo smartphone (video)

Il pezzo forte del tradizionale salone è sempre stato il divano. Associato al momento del riposo, della fine di una fatica o di una giornata intera, il nostro sofà è stato storicamente teatro di battaglie per assicurarsi l’angolo più comodo, il punto preciso pe vedere meglio la tv o prendersi il calore del fuoco del caminetto.

Oggi alle comodità di un tempo, si aggiungono i comfort dell’innovazione tecnologica, per la precisione dell’M2M, le soluzioni machine-to-machine che ci consentono di far dialogare tra loro dispositivi connessi in rete.

La Carlo Ratti Associati ha da pochi giorni presentato alla Milano Design Week 2016 il nuovo ed accattivante sistema modulare denominato “Lift-Bit”. Si tratta di un divano, come anticipato dal magazine Dezeen, ma di un divano componibile, costituito da singoli moduli esagonali dotati di sensori digitali per il riconoscimento dei gesti e di funzione di connessione in rete tramite rete wireless.

È il sistema “smart modular seats”, sviluppato assieme alla svizzera Vitra dallo studio di Carlo Ratti, architetto torinese con l’istinto dell’inventore, più conosciuto come professore al Massachusetts Institute of Technology di Boston, dove dirige il MIT Senseable City Lab.

Il prototipo di “Lift-Bit” nasce dalla combinazione di una serie di singoli sgabelli esagonali, ciascuno dei quali contiene al proprio interno un “attuatore lineare” che consente alle singolo modulo di alzarsi o abbassarsi. Controllato in remoto tramite mobile app, ogni sgabello può raddoppiare o dimezzare la propria altezza, andando così a riconfigurare lo spazio in un numero potenzialmente infinito di combinazioni.

Ogni pezzo consiste in una seduta imbottita, modulare e riconfigurabile, che sfrutta le tecnologie Internet-of-Things (IoT) per definire una nuova esperienza abitativa all’interno della smart home. Con il nostro smarthone/tablet, ad esempio, una volta acquistato un certo numero di moduli, possiamo giocare con il nostro divano, scomponendolo e riconfigurandolo in una grande poltrona, in un auditorium a misura di salone, in un paesaggio domestico o in una qualsiasi altra forma riusciamo ad immaginare.

Non da meno, lo stesso divano, ormai ‘intelligente’, può anche annoiarsi (“gets bored”) ed ecco che al vostro ritorno a casa, dopo troppe ore fermo ad attendere, magari ha dato vita a chissà quale configurazione in maniera completamente autonoma.

https://www.youtube.com/watch?v=iNnnkb3yAxQ

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