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Smart home, dal 5G all’efficienza energetica: un protocollo unico europeo per le case del futuro

La casa è intelligente quando è sicura, tecnologicamente avanzata, energeticamente efficiente e sostenibile, realizzata con materiali a basso impatto ambientale. Il resto è a coscienza e gusto di chi ci vive. La smart home sta diventando nel tempo uno dei tasselli fondamentali del mercato dei servizi e delle tecnologie smart city.

Alla prossima “European Utility Week”, manifestazione di riferimento per le utilities europee in programma ad Amsterdam dal 4 al 6 Novembre, si cercherà di inquadrare la smart home all’interno di un modello standard europeo in grado di integrare opportunamente prodotti e servizi diversi, che si potranno comporre e offrire al consumatore sfruttando economie di scopo: la comunicazione a banda larga e ultra larga (fissa e mobile), la gestione efficiente dell’energia elettrica e termica, gli elettrodomestici intelligenti, l’intrattenimento, i nuovi servizi di assistenza agli anziani e formazione a distanza, l’intrattenimento HD/3D e tanto altro.

L’associazione italiana Energy@home, costituita da 23 imprese, tra cui Enel Distribuzione, Telecom Italia, Vodafone, Edison, Indesit, Urmet, Gemino, assieme alla francese Agora e la tedesca EEBUS, parteciperà all’evento olandese proprio per promuovere tale idea e per sviluppare un mercato europeo per servizi e applicazioni digitali dedicati proprio alla smart home.

Dobbiamo puntare a soluzioni internazionali, interoperabili e aperte. Prodotti e servizi dovranno differenziarsi sulla base di caratteristiche quali il design, le prestazioni, la disponibilità di funzioni avanzate – ha spiegato Fabio Bellifemine, direttore di Energy@home  –  la proliferazione di standard e linguaggi diversi frammenta il mercato, aumenta i costi, crea confusione e difficoltà di scelta nel consumatore e, non ultimo, rallenta il mercato stesso”.

Per far questo è necessario superare i confini nazionali, e definire linguaggi e protocolli standard: prodotti diversi e di marche diverse devono “parlare” una lingua comune, ossia dialogare attraverso un protocollo di comunicazione aperto e standard. Per questo, si legge in una nota dell’associazione, “aziende diverse, da quelle degli elettrodomestici a quelle delle telecomunicazioni e dell’energia, hanno deciso di dialogare nella consapevolezza che il consumatore avrà sempre in casa prodotti diversi e non di una sola marca per promuovere lo sviluppo e la diffusione di prodotti e di servizi basati sull’interoperabilità e la collaborazione fra ambiente domestico e le infrastrutture dell’energia e delle telecomunicazioni”.

Molte delle smart home dei prossimi anni saranno inoltre servite anche dal 5G, grazie all’evoluzione dello standard Wi-Fi denominato “11AC” (802.11ac) e delle tecnologie mobili ultra veloci. Il wireless, giunto alla sua quinta generazione, raggiungerà velocità tre-quattro volte superiori rispetto alla tecnologia che lo ha preceduto, consentendo di connettere in rete diversi dispositivi elettronici, tra cui smartv, lettori Blu-ray, decoder satellitari, tablet, smartphone e anche elettrodomestici di nuova generazione. Unitamente a tale soluzione va considerata la rete mobile di nuova generazione (5G) che permetterà di scaricare contenuti, documenti e app dalla rete a velocità elevatissime rispetto al 4G LTE (anche oltre la soglia di 1 gigabit al secondo).

Sempre su smart home e mercato dei servizi digitali dedicati, a Trento il prossimo 25 novembre si terrà l’appuntamento italiano del format europeo “Jam Bite (Alpine Space Programme), organizzato da Urbano Creativo.  Un’occasione per l’Italia e la sua community di sviluppatori, innovatori e stratupper per conoscere best practice europee e scambiarsi esperienze e informazioni su un segmento smart city che nei prossimi anni avrà sicuramente un enorme impatto sulle nostre vite e un ruolo forte nella trasformazione dei territori urbani.

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