Negli Stati Uniti ci sono 530 aziende di grandi e medie dimensioni che si occupano di fornitura e distribuzione di energia (infrastrutture e servizi) e fino ad ora sono stati istallati, nelle case dei cittadini americani, non meno di 43 milioni di contatori intelligenti.
Secondo la US Energy Information Administration, si tratta per l’80% dei casi di smart meters di uso domestico, mentre per il resto si tratta di mercato industriale e business. Nel complesso, durante l’ultimo anno (febbraio 2013 – febbraio 2014), negli USA si sono investiti poco meno di 4 miliardi di dollari, con un calo vistoso dei progetti finanziati del 33% rispetto al 2012.
Ciò nonostante, il Dipartimento americano per l’Energia (US Department of Energy) ha pubblicato una guida (Voluntary Code of Conduct – VCC), dedicata a tutti gli operatori del mercato smart grid, con particolare riferimento alla tutela dei dati personali, alla privacy, alla trasparenza delle informazioni, alla consapevolezza dei consumatori, al consenso di questi ultimi al trattamento dei dati, alla risoluzione di contenziosi, all’assistenza al cliente.
La guida potrà essere consultata e commentata pubblicamente da tutti i soggetti interessati, fino al 15 ottobre, per raccogliere suggerimenti e critiche utili alla realizzazione di un quadro normativo e regolatorio completo ed avanzato.
Massima è l’attenzione posta sulla privacy e la tutela dei dati personali, due fattori di elevata criticità non solo nel panorama americano, ma mondiale.
La crescita dell’adozione di smart meters e di smart grid nella gestione automatizzata dei servizi domestici e nella connessione in rete degli stessi, pone problemi di crescente interesse istituzionale e legislativo, relativi principalmente alla sicurezza dell’ambiente domestico e alla protezione dei dati personali dei consumatori.