L’Organismo intermedio del PON Imprese e Competitività ha annunciato, con decreto del 9 marzo scorso, i progetti vincitori del bando del 20 marzo 2017 su Reti elettriche di distribuzione, assegnando le risorse previste.
Una misura che si allinea a quelle simili prese in Europa per sostenere e velocizzare la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, in tutti i settori economici e dei servizi pubblici, e per realizzare la strategia dell’Unione europea per la crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva.
In termini generali, parliamo di piani per l’efficienza energetica, caratterizzati da interventi di realizzazione di reti intelligenti di distribuzione dell’energia e da interventi sulle reti di trasmissione strettamente complementari, “volti a incrementare direttamente la distribuzione di energia prodotta da fonti rinnovabili”.
Un insieme di progetti che favoriranno “l’introduzione di apparati provvisti di sistemi di comunicazione digitale, misurazione intelligente e controllo e monitoraggio, come infrastruttura delle “città” e delle aree periurbane”.
Per quanto riguarda le risorse finanziarie del bando, sono state stanziate “a favore di concessionari del pubblico servizio di distribuzione dell’energia elettrica per interventi di costruzione, adeguamento, efficientamento e potenziamento di infrastrutture elettriche per la distribuzione finalizzati ad incrementare la quota di fabbisogno energetico coperto da generazione distribuita da fonti rinnovabili”.
Gli investimenti in smart grids stanno crescendo in tutta Europa e un recente studio Northeast Group calcolava l’ammontare di questa spesa attorno ai 133 miliardi di dollari nel 2027. Un dato che è anche frutto delle politiche stabilite dalla Commissione europea per il 2020, con l’obiettivo di portare gli smart meters (i contatori di nuova generazione) nell’80% delle abitazioni.
Una cifra che secondo il Report “Western Europe Smart Grid: Market Forecast (2017-2027)” sarà raggiunta solo da 12 Paesi, mentre per il resto dell’Unione si parla di una penetrazione che si attesterà attorno al 67%.
Nel nuovo “Emerging Markets Smart Grid: Outlook 2018” di Research and Markets, invece, si stima che entro i prossimi 5 anni il 75% degli investimenti nel settore smart grid saranno effettuati tra America del Nord, Europa e Sud Est asiatico, mentre circa 67 miliardi di dollari saranno spesi dai Paesi emergenti.