Honda Motor e General Motors si uniranno in un progetto di ricerca che potrebbe determinare se i veicoli elettrici possono essere utilizzati per stabilizzare la fornitura di energia nelle smart grid di prossima generazione.
A dirlo è il quotidiano giapponese Nikkei, spiegando come le due case automobilistiche stanno lavorando a un progetto che usi la tecnologia blockchain in modo da consentire ai possessori delle auto di guadagnare commissioni dallo stoccaggio dell’energia nelle batterie e scambiandola con la rete.
L’obiettivo è – oltre a stabilire se i veicoli elettrici potranno agire come accumulatori di energia da riversare poi sulle rete urbana – incentivare lo sviluppo della mobilità a zero emissioni.
La ricerca sarà condotta nell’ambito della Mobility Open Blockchain Initiative (MOBI), un consorzio internazionale dell’automotive, nato per promuovere gli standard di blockchain nel settore. Honda è entrata a far parte di MOBI ad aprile, diventando la prima casa automobilistica giapponese a farlo.
Honda e General Motors hanno già sviluppato congiuntamente batterie EV per il mercato nordamericano. La casa americana lo scorso anno ha venduto circa 20.000 unità della sua ammiraglia EV Chevrolet Volt. Honda ha in programma di iniziare a vendere veicoli elettrici in Europa quest’anno. Le due società stanno ora portando la loro esperienza nella ricarica delle batterie e nel controllo della potenza alle smart grid di prossima generazione per promuovere i veicoli elettrici.