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Smart Expo2015 Index, presentato il barometro dell’Esposizione universale di Milano

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Misurare gli effetti concreti dell’Expo 2015 su Milano, la Lombardia e tutto il Paese, grazie allo Smart Expo2015 Index del think tank Smart Institute, che valuterà in maniera approfondita l’accountability della grande Esposizione universale che sta per iniziare.

Un evento come l’Esposizione universale deve portare con sé un vento di cambiamento, di novità, di rigenerazione, dal punto di vista certamente economico, ma anche culturale e sociale. Milano ed il Paese intero hanno investito molto in questo appuntamento internazionale, ci sarà da valutarne i risultati nell’immediato e sul lungo termine.

Tra poco meno di un mese l’Expo 2015 di Milano aprirà le sue porte ad un fiume di turisti, visitatori, addetti ai lavori, cittadini e curiosi, con l’auspicio di vedere completati tutti i padiglioni per il giorno dell’inaugurazione e di poter verificare un’effettiva e concreta ricaduta di benefici in ambito cittadino, regionale e nazionale.

Pochi giorni fa lo Smart Institute lombardo ha presentato a Milano lo “Smart Expo2015 Index, un indicatore che rende conto dell’accountability di grandi eventi quali Expo2015, col fine di misurarne i vantaggi e i ritorni reali per aziende, cittadinanza e territorio.

L’Expo del capoluogo lombardo, con la sua smart city e le innovazioni in vetrina, porterà in città tante novità, una moltitudine umana che genererà opportunità e occasioni di confronti, partnership, accordi e scambio di esperienze, da valorizzare in campo economico, culturale e sociale.

Per misurare l’effettivo livello ‘smart’ della manifestazione, il nuovo think tank Smart Institute, nato da una lunga esperienza nel forum Milano Giovani Propone, si pone in ascolto degli attori principali dell’Expo, raccogliendo dati da rielaborare nel dettaglio e relativi, tra gli altri, all’andamento del mercato immobiliare (che dovrebbe veder crescere i prezzi delle case del 7%), alla qualità del servizio dei mezzi di trasporto pubblico, all’utilizzo di servizi online e di quelli bancari più tradizionali, al numero di camere di albergo prenotate, al fatturato nella ristorazione e tra i commercianti, all’intrattenimento culturale e alla movida notturna.

La comparazione, hanno spiegato i rappresentanti dell’associazione, si baserà sui dati raccolti ed elaborati giornalmente, per tutta la durata dell’Expo e dopo il 31 ottobre, giorno della chiusura, con quelli degli ultimi due anni.

In tal modo l’indice Smart Expo2015 potrà aiutarci a capire, in maniera scientifica, quanto e come l’Esposizione universale ha impattato positivamente o meno sul tessuto economico locale e nazionale.

Alla Tavola Rotonda di presentazione dello Smart Expo2015 Index, moderata dal Prof. Ruben Razzante, hanno preso parte tra gli altri Paolo Cederle, Executive Vice Presidente UniCredit, Giancarlo Mazzuca, Direttore de «Il Giorno», Emilio Paccioretti, Direttore HR e General Service FAI, e Michele Saponaram, Membro CdA Expo2015 SpA.

Missione dello Smart Insitute è lo sviluppo dell’eccellenza attraverso la leadership professionale, imprenditoriale e culturale dei suoi partecipanti, per formare una classe dirigente preparata attraverso “smart activities”, ispirate a principi di responsabilità, accountability, efficacia ed efficienza.

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