Le utilities, cioè le società di erogazione di due o più servizi pubblici come la gestione del servizio idrico integrato, del ciclo dei rifiuti e altri servizi per l’ambiente, della distribuzione del gas o dell’elettricità, dell’illuminazione pubblica, di telecomunicazioni, di parcheggi e di trasporti urbani o extraurbani, tra cui Acea, Hera e A2A, per fare solo qualche esempio, da diversi anni hanno cominciato ad investire in maniera crescente risorse finanziarie per l’innovazione tecnologica.
Secondo un recente studio pubblicato da Navigant Research, dal titolo “Networking and communications for smart grids and utility applications”, il settore potrebbe arrivare a spendere per infrastrutture digitali e ICT oltre 100 miliardi di dollari entro il 2027 su scala mondiale.
“Sempre più sofisticati programmi IT ed innovative piattaforme per l’analytics sono ormai in grado di sfruttare i crescenti flussi di dati, resi disponibili dai dispositivi iperconnessi, col fine di migliorare l’affidabilità della rete, la sicurezza, la resilienza e l’efficienza operativa, il che rende anche più vantaggiosi gli investimenti in infrastrutture per le utilities”, ha dichiarato in una nota Richelle Elberg, research analysts di Navigant.
Si tratta di diverse tipologie di tecnologie, alcune ormai considerate “tradizionali”, tra cui soluzioni radiomobili, 4G, WiFi, microwave, RF Mesh, per le comunicazioni satellitari, in fibra e soluzioni low power wide area (LPWA) e TDM/ethernet/broadband.
Una parte degli investimenti, invece, andrà anche in nuove tecnologie, come le smart grid, gli smart meters, l’automazione, l’advanced metering infrastructure (AMI), l’Internet of Things e ovviamente le prossime reti 5G.
Nei prossimi dieci anni, infine, circa 8 miliardi di dollari saranno investiti in soluzioni smart grid, soprattutto per le reti di comunicazione ultraveloci, altri 6,8 miliardi in networking equipment (dispositivi ICT che hanno funzionalità esclusivamente orientate a garantire il funzionamento, l’efficienza, l’affidabilità e la scalabilità della rete).
Poco più di un miliardo di dollari, invece, sarà investito in leasing lines (circuiti diretti numerici o linee dedicate), in torri, in soluzioni LPWA, per le comunicazioni via satellite e in mobile service/apps