Son stati fatti passi in avanti in tutto il mondo sul clima e l’efficienza energetica, “ma non sono niente in confronto a quello che è necessario fare”, ha affermato Barack Obama in un’intervista su Rolling Stones di oggi. Dopo aver affermato il principio fondamentale che per fermare i cambiamenti climatici non basta solo l’impegno dei Paesi sviluppati, “è giunto il momento di approntare una strategia collettiva”, ha spiegato il presidente degli Stati Uniti: “La Cina e l’India devono impegnarsi di più, devono investire più risorse”.
In effetti la Cina è già il primo Paese al mondo per investimenti in clean energy technologies, con 27 miliardi di dollari, secondo dati dell’ultimo Bloomberg New Energy Finance Report. Subito dopo ci sono proprio gli USA, che quest’anno hanno aumentato del 25% le risorse destinate alle energie pulite, portando gli investimenti a 13,4 miliardi di dollari.
Il 60% di tali fondi sono destinati allo sviluppo e la promozione di sistemi di alimentati da fonti energetiche rinnovabili, principalmente basate sul fattore vento (il sole è solo al terzo posto, perché il secondo è impropriamente occupato dal gas naturale).
A livello planetario, infine, gli investimenti in clean technologies basate su fonti rinnovabili sono stati pari a 70 miliardi di dollari nel terzo trimestre 2015, l’1% in meno rispetto allo scorso anno, dato insignificante se confrontato col taglio del 48% delle risorse finanziarie da investire in rinnovabili registrato in Europa.
Complessivamente, nei primi tre mesi dell’anno, gli investimenti globali in questo settore hanno già toccato i 198 miliardi di dollari (+4,3 miliardi rispetto allo stesso periodo del 2014).
In tutto il mondo, nel 2014, sono stati pari a 318 miliardi di dollari.
In conclusione di intervista, Obama ha voluto lasciare una specie di testamento politico del suo mandato, a partire dall’enciclica di Papa Francesco (“Laudato sì”, maggio 2015) dedicata ai sistemi finanziari che stanno divorando il mondo: “Non si può negare che il sistema economico basato sul libero mercato abbia creato più ricchezza di ogni altro nella storia dell’umanità – ha sottolineato il presidente – D’altro canto è vero che le ideologie liberiste che ignorano le conseguenze verso il mondo esterno prodotte dai sistemi capitalisti possono creare enormi problemi. L’inquinamento è un classico esempio di fallimento del libero mercato, una di quelle conseguenze che vengono ignorate. Il nostro obiettivo è dire che il cambiamento climatico rappresenta un altro di questi fallimenti“.