Innovazione

Smart community, pubblicato il primo vocabolario dell’innovazione sociale

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Disponibile in rete il primo vocabolario italiano della ‘Social Innovation’ in 150 parole chiave per promuovere concretamente il cambiamento culturale, economico e tecnologico dal basso.

Il vero cambiamento è sempre sociale e basato su pratiche reali di innovazione culturale, economica e tecnologica. È così che il progresso diventa un bene comune, in grado di catalizzare comunità, decisori politici, imprenditori e investitori intorno a progetti ed iniziative tese a migliorare le nostre città, i territori e la qualità della nostra vita.

È da questi presupposti che partono la gran parte delle proposte smart city e smart community degli ultimi tempi, anche quelle presentate nell’ultimo bando del Miur, e che si muove la social innovation nel nostro Paese. E proprio da Genova arriva il primo vocabolario dell’innovazione sociale, “SI, il vocabolario della social innovation”, per scoprirne significati e pratiche, a partire dalle parole stesse che la definiscono.

Ideato e pubblicato in rete da Mixura, con il coordinamento di Regione Piemonte e Unioncamere Piemonte, il documento si presenta esattamente come un classico vocabolario, con ad esempio alla lettera ‘A’ i termini ‘Academic Intellectual Entrepreneurship’ e ‘Advocacy’; alla lettera ‘B’ invece ‘Bar Camp’ e ‘Business Angel’; oppure ‘Città 2.0’, ‘Città resiliente’, ‘Cittadinanza attiva’, ‘Cloud City’, ‘Co-Housing’,  ‘Comunità Intelligenti (Smart Community)’, ‘CSR’ e  ‘Crowdfunding’ alla lettera ‘C’.

Si va avanti così per tutte le 21 lettere dell’alfabeto, con brevi schede didascaliche per spiegare i concetti che stanno alla base dell’innovazione sociale, ma anche di quella culturale, economica, tecnologica e urbana che stiamo vivendo tutti, soprattutto per capire in che modo praticarla davvero: dallo sviluppo delle idee alla loro progettazione, dalla ricerca di finanziamenti alla concreta realizzazione.

La social innovation, per esistere e diffondersi, ha bisogno di essere spiegata e compresa da tutti (prima di tutto da chi rappresenta le Istituzioni e dalle imprese). Questo l’obiettivo del  documento: accompagnare più persone possibili alla sua scoperta, definendo i significati delle parole che la raccontano.

Un dizionario esaustivo che raccoglie e spiega neologismi, acronimi, ritmi, vecchie parole per nuovi significati, perché, come si legge nella pagina del Piano CSR Piemonte che pubblicizza il vocabolario: “solo attraverso la ‘parola giusta’ l’idea ha la possibilità di esprimersi compiutamente e il nuovo mondo piano piano svelarsi”.

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