Grazie alla domanda crescente di rigenerazione urbana, di maggiore efficienza energetica, di servizi di qualità e di concreta vivibilità della città, la spesa in soluzioni, tecnologie e infrastrutture per smart communities in tutto il mondo crescerà ad un tasso annuo (Carg) del 18%.
È quanto affermano i ricercatori di Technavio nel nuovo Report “Smart communities market: 2016 – 2020”. La necessità e la volontà di risparmiare sulle risorse energetiche, di consumare meno, di tutelare l’ambiente, di implementare i progetti di resilienza urbana e di contare di più come cittadini nella governance del territorio, si trasforma in un aumento della domanda di infrastrutture e nuove soluzioni tecnologicamente avanzate.
Un settore atipico, perché non parliamo di industria, imprese e startup, ma di comunità di cittadini attive e propositive, di agenzie e organizzazioni territoriali, di enti pubblici e privati, che hanno voglia di partecipare allo sviluppo della città, di dire la loro sui tempi più sensibili (governo, energia, ambiente, inquinamento, edilizia, mobilità, servizi, salute, assistenza alle categorie più vulnerabili), andando a sostenere il mercato di tecnologie e servizi, quindi stimolando gli investimenti nei vari segmenti della smart city.
Oltre all’efficienza energetica, altra area particolarmente sensibile alle smart communities in tutto il mondo è quella dell’Internet of Things, degli oggetti intelligenti interconnessi in rete, nonché delle smart home, dove le persone si connettono tra loro e con i dispositivi che li circondano, facendo crescere in maniera esponenziale il flusso dei dati (big data) e la spesa in infrastrutture dedicate.