La Cina è la nazione più popolosa al mondo ed entro il 2025, secondo un recente Rapporto McKinsey, il numero di abitanti delle sue città supererà il miliardo. Per questo motivo il Governo di Pechino ha iniziato da tempo a studiare il fenomeno demografico in atto e ad individuare le contromisure più efficaci.
Sviluppo locale sostenibile, da un punto di vista ambientale, energetico, economico e sociale, è l’obiettivo che Istituzioni e imprese si sono date nello sviluppo di piani e nuovi strumenti di intervento. Tra questi troviamo il programma di costruzione delle ‘Eco Smart Cities’ voluto dal ministero dell’Abitazione e dello Sviluppo urbano e rurale della Cina (MHURD, Ministry of Housing and Urban-Rural Development).
Oltre 200 i progetti selezionati, tra cui il progetto sviluppato dallo studio italiano StudioStudio ArchitettiUrbanisti per il nucleo Eco/Smart City di Wuhan, capoluogo della provincia dell’Hubei con quasi 10 milioni di abitanti, che rappresenta un piccolo passo avanti nell’esplorazione/comprensione di nuove strategie spaziali, nella progettazione delle città cinesi di nuova generazione, verso reali preoccupazioni ambientali ed ecologiche e verso pratiche di inclusione sociale.
Situata tra il fiume Yangtze e il fiume Tongshun, l’area della eco city di Wuhan è di circa 58,7 km², mentre la smart city è di circa 26 km². Il progetto italiano del masterplan per la eco smart city si basa su alcune linee guida precise: creare nuove esperienze spaziali relative ad un nuovo rapporto tra natura e paesaggio urbano; impostare un nuovo modello di distretto economico basato sulla conoscenza, sul turismo e sull’istruzione, oltre che sull’occupazione e gli affari; un nuovo modello di traffico intelligente che combini mobilità veloce con la mobilità lenta; ideare un ‘micro centro’ polifunzionale in grado di generare uno stile di vita che unisca allo stesso tempo cultura e istruzione, abitazione, lavoro, tempo libero e sport; città a misura d’uomo, un nuovo modello urbano per la produzione ed il consumo sostenibile delle fonti energetiche.
Grazie ad un approccio di tipo site specific landscape nella pianificazione della città intelligente cinese, le aree esistenti sono caratterizzate da un paesaggio agricolo sensibile formato da specchi d’acqua e da una rete di canali e drenaggi. Questo ‘paesaggio d’acqua’ è diventato l’infrastruttura verde che modella il nuovo assetto urbanistico, conservando i valori ecologici integrati nel contesto e creando un nuovo, unico e contemporaneo waterscape.
Il progetto è integrato con una ricca rete di collegamenti pedonali e mezzi di trasporto pubblico progettato intorno e attraverso l’intera area per favorire una mobilità sostenibile alternativa alle auto private. La scala degli edifici è progettato per facilitare la percezione dello spazio dal punto di vista dei pedoni.
Grande attenzione è stata data ai cosiddetti ‘corridoi verdi’, che consentono una maggiore connessione ambientale, potenziamento della biodiversità e dei flussi ecologici, anche tramite un canale infrastrutturale che riorganizza i principali sistemi urbani: drenaggio delle acque, trasporti pubblici, mobilità carrabile, ecc.
Un parco acquatico è previsto intorno al lago esistente, sfruttando la topografia, gli stagni d’acqua e i fiumi esistenti. Una nuova struttura urbana che si affaccia sugli assi d’acqua progettati e che trae beneficio dal paesaggio valorizzato come risorsa.