Intervenire sul territorio per aumentare la competitività delle amministrazioni locali e rendere più efficaci gli interventi finalizzati a migliorare la qualità della vita dei cittadini e ridurre al minimo l’impatto ambientale, sono solo alcuni degli obiettivi inseriti nel protocollo d’intesa firmato ad agosto dall’Associazione nazionale dei Comuni d’Italia (ANCI) e Telecom Italia.
Una piattaforma innovativa per l’avvio del progetto “Città 3.0” e per la sperimentazione di servizi smart city in 4 città pilota: Benevento, Lecce, Piacenza e Pordenone.
Due città del Nord e due del Sud Italia, scelte fra quelle aderenti all’Osservatorio nazionale ANCI sulla Smart City che hanno messo a disposizione il proprio contesto urbano per la realizzazione del programma.
Telecom metterà a disposizione delle quattro amministrazioni pubbliche avanzate soluzioni tecnologiche sviluppate nei propri centri di ricerca e realizzate per il monitoraggio energetico, la sostenibilità ambientale, oltre ai sistemi di nuova generazione basati su big data per rilevare fenomeni urbani e trend di comportamento in occasione di grandi eventi.
Cuore dell’iniziativa è l’utilizzo delle sim card dei nostri smartphone come chiavi di accesso per la gestione di servizi d’identità digitale in ambito di egovernment e sanità elettronica, fino a quelli consentiti con il mobile wallet, il sistema che permette di utilizzare il telefono sia come borsellino elettronico, sia come strumento quotidiano per accedere a più servizi, tra cui trasporti e parcheggi.
I Comuni prescelti collaboreranno attivamente alla definizione degli obiettivi e delle funzionalità dei servizi, per poterli presentare poi come casi di studio e di eccellenza a livello nazionale da diffondere attraverso le attività dell’Osservatorio. Sui territori saranno inoltre sperimentati arredi urbani intelligenti integrati con l’ambiente circostante e i terminali personali per facilitare la comunicazione tra la pubblica amministrazione e i cittadini.