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Smart city, segmento “platform” a 708 miliardi di dollari entro il 2031. Le infrastrutture critiche valgono il 20% del mercato globale

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Le piattaforme smart city tornano a crescere ad tasso medio annuo del +16%

Cresce in tutto il mondo il numero di progetti smart city annunciati e avviati a livello di Governi e amministrazioni locali, ma anche di interi settori industriali e imprese.

L’emergenza energetica che ha colpito in special modo l’Europa, la necessità dei accelerare la transizione energetica ed ecologica a livello mondiale, l’esigenza di impiegare rapidamente tecnologie pulite in diversi settori produttivi, ma anche nei trasporti e nelle industrie primarie, ha favorito un rilancio complessivo del mercato delle soluzioni per un nuovo modello di crescita urbana.

Secondo il Rapporto di Allied Market Research dal titolo “Smart City Platform Market Research, 2031” il mercato mondiale delle piattaforme smart city è stimato raggiungere i 708,8 miliardi di dollari entro la fine del decennio.

È stato il biennio della pandemia (2020-2021) ad aver dato una decisa accelerazione agli investimenti e all’adozione di soluzioni per la governance e l’automazione dei territori urbani, portando il tasso medio di crescita annuo ad un +16% per il periodo di tempo considerato.

Il valore delle smart city platform

Grazie alle piattaforme ICT è possibile in ogni momento della giornata monitorare quello che accade sul territorio cittadino, acquisirne i dati, valutare gli eventi e prendere decisioni. Per governare bene uno spazio di grandezza variabile, bisogna conoscerlo bene, conoscere chi vi abita e le sue necessità, conoscere quello che accade e in che misura.

Parliamo di una combinazione molto ampia di soluzioni avanzate, tra cui cloud, internet delle cose, big data, intelligenza artificiale e altre tecnologie software, che offrono servizi di reporting e analisi in tempo reale attraverso un sistema di sensori sempre più ampio che innerva il territorio cittadino.

Tecnologie che consentono di raccogliere attorno al Governo cittadino tutti i portatori di interesse (dai cittadini alle imprese, dalle agenzie governative agli enti pubblici, dalle università dagli investitori ai sindacati), coinvolgendoli nella progettazione dei servizi e favorendo la loro partecipazione alla trasformazione tecnologica, energetica ed ecologica della propria città.

Le infrastrutture critiche valgono il 20% di questo mercato

Queste piattaforme per la raccolta, la gestione e l’elaborazione dei dati in tempo reale su cui possono contare le amministrazioni locali, come i Comuni e le Città metropolitane, consentono oggi di risparmiare sui consumi energetici e quindi di migliorare i livelli di efficienza complessiva, di ottimizzare le risorse naturali (a partire dall’acqua), di migliorare la qualità dei servizi pubblici e quindi della vita in città di chi vi abita, vi lavora /studia o vi transita, di avere sempre sotto mano i livelli di qualità dell’aria e dell’ambiente, di alzare al massimo i livelli di sicurezza in termini di resilienza di contenere gli effetti peggiori dei fenomeni meteo estremi (dalle ondate di calore alle alluvioni lampo).

Le infrastrutture critiche, dalla salute/sanità ai trasporti, dall’energia alle telecomunicazioni, dall’acqua agli alimenti base, dall’amministrazione alla sicurezza pubblica, rappresentano circa un 20% del mercato mondiale delle smart city platform.

In generale, ricadono sotto la categoria “infrastrutture critiche” tutte le risorse materiali, i servizi, i sistemi di tecnologia dell’informazione, le reti e i beni infrastrutturali che, se danneggiati o distrutti, causerebbero gravi ripercussioni alle funzioni cruciali della società, tra cui la catena di approvvigionamenti, la salute, la sicurezza e il benessere economico o sociale dello Stato e della popolazione.

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