Il Governo scozzese ha annunciato investimenti per 15 milioni di euro per i progetti smart city di diverse città, a partire dalle grandi sette della regione: Edinburgo, Dundee, Glasgow, Aberdeen, Perth, Inverness e Stirling. Il programma di interventi avrà in cabina di regia la Scottish Cities Alliance (SCA).
Le risorse arriveranno dallo Scottish European Regional Development Fund Programme for 2014-20, ha spiegato Keith Brown, il responsabile dell’autorità governativa scozzese per le infrastrutture e le Città: “I nostri centri urbani sono il futuro del Paese e lo saranno sempre di più con il passaggio alle smart city, dove i cittadini hanno modo di trovare servizi efficienti e sviluppare progetti di community, aria pulita, ambiente sano, spazi verdi, migliore qualità della vita, accesso al mondo del lavoro e alla cultura, un panorama tecnologico avanzato a cui affidare il controllo del traffico, dei consumi energetici ed idrici, per eliminare sprechi e ottimizzare le risorse a nostra disposizione”.
“Gli obiettivi chiave dell’Alleanza per le città in Scozia sono sempre la crescita economica, il lavoro e la qualità della vita – ha dichiarato il direttore della SCA, Stewart Carruth – e per far questo abbiamo presentato un programma pluriennale di investimenti pari a 10 miliardi di sterline, grazie all’impegno di molti partner britannici e stranieri”.
Tre i programmi che l’Alleanza ha concordato con il Governo all’interno del piano nazionale “Investment Prospectus”: innovazione delle infrastrutture critiche (principalmente energia, acqua, trasporti, comunicazione); sviluppo di un modello nazionale di ‘Low carbon economy’; favorire lo sviluppo di progetti smart city (energia, mobilità, trasporti, sostenibilità, turismo, app economy, economia digitale, ambiente).
Le città sono i motori dell’economia nazionale. Sempre più persone si riverseranno nelle metropoli europee e questo fenomeno demografico in crescita richiede sforzi maggiori da parte delle Istituzioni nazionali e sovranazionali per far fronte alla conseguente domanda di energia, servizi, acqua potabile, lavoro, istruzione, assistenza sanitaria, intrattenimento di qualità, aree verdi accessibili, partecipazione dal basso alla gestione dei beni comuni e molto altro.
