I primi di settembre il programma “Smart&Start”, promosso dal ministero dello Sviluppo Economico e gestito da Invitalia, con l’obiettivo di sostenere le startup a carattere fortemente innovativo situate nel Mezzogiorno, ha compiuto un anno di vita e finanziato centinaia di imprese sul territorio.
Sono 339 le imprese del Meridione italiano che hanno avuto accesso ai fondi del ministero, oltre 63 milioni di euro erogati in un anno, tra Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia e i Comuni del Cratere Sismico Aquilano.
In totale, l’iniziativa del Mise ha ricevuto 1092 domande di finanziamento, presentate per il 27% da donne e nel 51% dei casi da giovani. Il tasso di ammissione è stato del 35%: tra le iniziative agevolate, primeggiano quelle dedicate al cloud computing, all’ecommerce, alle infrastrutture ICT e alla green economy.
La Campania è stata la regione più attiva, con 437 domande, seguita da Sicilia (302), Puglia (162), Calabria (134), Sardegna (22), Basilicata (19) e Abruzzo (16). Il 67% delle richieste è stato presentato da nuove imprese che operano nell’economia digitale, il 17% riguarda l’innovazione di processo o di prodotto, il 16% punta a valorizzare i risultati della ricerca.
Lo scorso maggio, Invitalia ha inoltre firmato un accordo con l’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, con l’obiettivo di favorire ulteriormente la nascita e lo sviluppo delle startup finanziate con gli incentivi Smart&Start.
Anche in questo caso, l’iniziativa è tesa ad aiutare le imprese a consolidare, sotto il profilo tecnologico e produttivo, il posizionamento competitivo e a facilitare l’incontro tra l’offerta tecnologica delle aziende e la domanda proveniente dal mercato.