L'evento

Smart City, Mazzocchini (Huawei) ‘Noi partner dell’Italia per l’ecosistema digitale delle città’

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L'intervento di Massimo Mazzocchini, Deputy General Manager di Huawei Technologies Italia, alla tappa romana dell'Huawei Smart City Tour: 'La nostra mission per la smart city è di essere enabler e partner tecnologico dei diversi attori dell’ecosistema'.

Creare le condizioni per la nascita di un ecosistema aperto e connesso di smart city in Italia, da replicare in diversi contesti a seconda delle dimensioni delle città coinvolte nel processo di digitalizzazione. E’ questa in estrema sintesi la vision di Huawei in tema di Smart City, di cui si è parlato oggi, in occasione della tappa romana dell’Huawei Smart City Tour dedicata alla Capitale e al Centro Italia, e illustrata da Massimo Mazzocchini, Deputy General Manager di Huawei Technologies Italia.

La mission di Huawei

“La mission di Huawei per la smart city è quello di essere enabler e partner tecnologico nell’ecosistema, che è composto da diversi attori – ha detto Mazzocchinici vediamo anche come incubatori. La nostra vision è quella di supportare l’Italia a partire da realtà comunali e regionali per rispondere alle esigenze dei cittadini”.

New normal

L’obiettivo, in un contesto fortemente segnato dalla necessità di creare un “new normal” per convivere con la pandemia, è creare un equilibrio fra sicurezza, privacy e risposta alle esigenze dei cittadini, con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale. Smart health, Smart education, Smart energy e Smart campus sono le macroaree in cui raggiungere questi obiettivi.

Approccio unitario

Per fare ciò, Huawei ha elaborato un approccio unico in Italia alla smart city, adattabile in base alle dimensioni delle diverse città anche grazie all’esperienza internazionale maturata dal gruppo cinese, da applicare in alcune macro aree ben definite. Fra queste, sanità, istruzione, turismo, trasporti.

Terminali e connettività sono un must

E in un contesto segnato dalla necessità di mantenere il distanziamento sociale, tutte le relazioni – da quelle sociali alla DAD – hanno bisogno di terminali e connessioni sempre più performanti. “Il software as a service è sempre più un must – aggiunge Mazzocchini – così come l’accesso, una connettività stabile, massima attenzione a ciò che viaggia in rete, standardizzazione delle piattaforme in Cloud”.

Tutti temi che rientrano nel core business di Huawei, che si propone quindi come partner nell’ecosistema per la PA, le Università, i Service Provider i System Integrator e tutti i fondi privati interessati ad investire.

Per il prossimo anno, l’azienda intende aprire un secondo Joint Innovation Center nel Sud Italia, dopo quello già aperto in Sardegna, nonché proseguire con investimenti a livello locale.    

Gli interventi

Le parole di Mazzocchini sono state precedute dagli interventi di Federico Cinquepalmi – Presidente MIUR – Dirigente per l’internazionalizzazione della formazione superiore; Claudio Di Berardino – Assessore al Lavoro e nuovi diritti, Formazione, Scuola e diritto allo studio universitario, Politiche per la ricostruzione Regione Lazio; Massimo Bugani – Capo Staff della Sindaca Raggi con Delega all’Innovazione.

Per Federico Cinquepalmi “L’impiego delle nuove tecnologie e l’uso dei big data e delle reti di telecomunicazioni possono aiutare” a mitigare i rischi di diffusione della pandemia nei grandi sistemi urbani, dove la convivenza ravvicinata degli individui – se non gestita dal punto di vista sanitario – crea le condizioni ideali per la circolazione del virus. Esempi virtuosi di smart city, secondo Cinquepalmi, sono Helsinki e la stessa città di Roma, con il progetto Montesacro.

Claudio Di Berardino, dal canto suo, ha sottolineato come sia fondamentale proseguire con la copertura in fibra della Regione Lazio per garantire i migliori servizi per i cittadini, ricordando che la copertura ha raggiunto il 70% del territorio in 130 comuni, con particolare attenzione per la Capitale.

Infine, Massimo Bugani fra le altre cose ha sottolineato l’importanza del digitale per minimizzare gli spostamenti urbani, con benefici diretti all’ambiente come priorità della smart city. “Ottimizzare le risorse in tempi di Covid è una priorità – ha detto – così come prioritari sono diventati ancor più prioritari con il Covid gli investimenti in fibra e 5G per lo sviluppo in primis di soluzioni di smart healthcare”.  

Prossime tappe

Il Huawei Smart City Tour proseguirà fino al 17 novembre e vedrà complessivamente sette appuntamenti interattivi online dedicati ad altrettante aree territoriali italiane, per condividere conoscenze e soluzioni e costruire insieme la Smart Italy del futuro per la quale Huawei si propone come abilitatore, partner e incubatore.

Le prossime tappe dello Smart City Tour 2020:

  • Area Sud-Est, il 3 novembre a Bari: “Soluzioni di Smart Healthcare e Smart Education per rilanciare l’economia del Sud-Est”
  • Area Sud-Ovest, il 5 novembre a Napoli: “Il Sud-Ovest: un insolito, alternativo ma emergente hub di innovazione digitale per il Paese”
  • Area Sud, il 10 novembre a Palermo: “Sicily Smart Region: quale futuro per uno sviluppo sostenibile del potenziale sul territorio?”
  • Area Sardegna, il 12 novembre a Cagliari: “Sardegna: un modello di successo per le regioni smart d’Italia
  • Area Nord-Est, il 17 novembre il tour si concluderà a Bolzano dove il tema dellla tappa sarà: “Dopo il successo della Smart Energy, quali soluzioni per una rinnovata produttività dell’ecosistema Nord-Est?”

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