Lo sviluppo di aree urbane sostenibili da un punto di vista energetico, economico, sociale e ambientale rimane uno dei punti centrali più qualificanti del programma del nuovo Governo eletto in India lo scorso maggio. Il primo ministro, Narendra Modi, ha annunciato nuove risorse e più efficaci strumenti per la trasformazione delle più grandi città dell’India in smart city.
Una roadmap coraggiosa e ambiziosa, che propone la nascita di 100 città intelligenti in India entro la fine del 2022 attraverso un programma da 100 miliardi di dollari denominato: “Delhi Mumbai Industrial Corridor” (DMIC).
Il piano di urbanizzazione, voluto dal Governo precedente e confermato dall’attuale, vedrà l’impiego delle più innovative soluzioni smart city e delle più utilizzate tecnologie verdi (clean/green technologies) disponibili sul mercato. Anche con il sostegno di altri Paesi avanzati, come Giappone e Francia.
Il mercato di tali tecnologie e servizi per l’area di Asia e Pacifico vedrà l’arrivo di nuovi sostanziosi investimenti, da parte di aziende di rilievo internazionale, che potrebbero arrivare a 70 miliardi di dollari già alla fine dell’anno in corso (Navigant Research).
L’impegno del Giappone in India appare tra i più consistenti e, secondo quanto affermato dal premier Shinzo Abe, gli investimenti promessi ammonterebbero a 34 miliardi di dollari in cinque anni. Una cooperazione economica su larga scala, che va dalla smart mobility (principalmente treni ad altissima velocità) alle infrastrutture di comunicazione, dal nucleare (in un mix energetico con le rinnovabili ad occupare un posto crescente) all’edilizia di nuova generazione.
Tra le 100 smart city previste dai piani di Nuova Delhi c’è Nagpur, che presto vedrà l’arrivo di imprese e soluzioni direttamente dalla Francia. Lo ha annunciato in un incontro istituzionale il console di Francia in India, Jean Raffel.
Entro il 2050, quasi 6,3 miliardi di persone in tutto il mondo vivranno in aree metropolitane. Oggi sono circa 3,9 miliardi. Il 90% di tale aumento sarà concentrato tra Africa e Asia, nello specifico tra India, Cina e Nigeria: nel 2050 ci calcola che il 54% degli africani e il 65% degli asiatici vivrà in contesti urbani di grandi dimensioni (dati delle Nazioni Unite).