Si trova a Milano, nel quartiere residenziale di Porta Nuova, il grattacielo vincitore del premio International Highrise Award 2014/2015. Secondo il Museo di Architettura di Francoforte, che ogni due anni organizza la manifestazione internazionale (in collaborazione con il Comune di Francoforte e DekaBank), l’edificio milanese realizzato da Hines Italia e progettato da Boeri Studio è “il più bello del mondo”.
Alto 100 metri, il grattacielo ‘Bosco verticale’, composto da 73 unità immobiliari e da migliaia tra alberi e altre varietà di piante, ha avuto la meglio su altri 4 finalisti: il ‘De Rotterdam’ a Rotterdam dello studio Oma, ‘One Central Park’ a Sydney realizzato dall’atelier parigino Jean Nouvel, il ‘Renaissance Barcelona Fira Hotel’ a Barcellona sempre costruito da Nouvel e lo ‘Sliced Porosity Block’ dello studio Steven Holl Architects a Chengdu, in Cina.
Dopo aver ricevuto il premio, il progettista e architetto dello studio omonimo Stefano Boeri ha invitato tutti “a pensare all’architettura come un’anticipazione del futuro per ognuno di noi, non solo come l’affermazione di uno stile o di un linguaggio. Il Bosco Verticale è una nuova idea di grattacielo, in cui alberi e umani convivono. E’ il primo esempio al mondo di una torre che arricchisce di biodiversità vegetale e faunistica la città che lo accoglie”.
Secondo la giuria del Premio, presieduta dal vincitore della scorsa edizione, Christoph Ingenhoven, ‘Bosco verticale’ ha stupito per la capacità di esprimere “il bisogno umano di contatto con la natura”, perché “i grattacieli boscosi sono un vivido esempio di simbiosi tra architettura e natura” e perché “è un’idea radicale e coraggiosa per le città di domani e rappresenta sicuramente un modello sostenibile di sviluppo di aree ad alta densità di popolazione in altri paesi europei”.
Come hanno spiegato in una nota gli organizzatori dell’International Highrise Award, contest riservato ad architetti e sviluppatori di progetti di opere che raggiungano almeno i 100 metri di altezza e che siano state realizzate negli ultimi due anni, i criteri che determinano la vittoria di un progetto sono tutti relativi alla sostenibilità ambientale dello stesso, alla sua capacità di esprimere un elevato livello di simbiosi tra architettura e natura, all’importanza data all’aspetto ‘green’ della costruzione (800 alberi, 11.000 piante di 100 specie diverse, 5.000 arbusti, per un totale di 20.000 metri quadrati di bosco e sottobosco in verticale) e la sua integrazione nel contesto urbano preesistente.