Dai sensori alle soluzioni Machine-to-Machine, entro le fine dell’anno in corso le spedizioni di dispositivi per l’Internet delle cose applicata in progetti di sviluppo urbano supereranno le 202 milioni di unità. È quanto affermato in una nota da Pablo Tomasi, senior analyst in smart cities e IoT di IHS Markit, aggiornando il Report del 2016.
“Il mercato delle tecnologie smart city sta crescendo rapidamente e si moltiplicano le opportunità di business per tutti gli attori in campo e questo nonostante la frammentazione in atto in termini di progetti, di nuove aree di applicazione e di soluzioni innovative annunciate”, ha spiegato Tomasi.
In poco meno di dieci anni, da qui al 2026, il numero di device spediti sui mercati mondiali aumenterà di dieci volte rispetto al dato del 2016 (115,5 milioni di device spediti a livello globale). Tra meno di dieci anni, infatti, le forniture attese di IoT device saranno di 1,4 miliardi di pezzi.
I tanti mercati verticali, le piattaforme integrate, la molteplicità delle iniziative pubblico-private in tutto il mondo, rendono sempre dinamico il panorama delle tecnologie smart city, con la nascita di più efficienti e sostenibili modelli di crescita e sviluppo.
Un gran numero di hardware e software permettono questa corsa all’innovazione in ambito urbano e la frammentazione di cui parla il ricercatore IHS sta nei diversi scopi delle applicazioni, nei diversi standard in campo e nelle diverse dimensioni dei progetti.