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Smart cities in India: la Francia investe 2 miliardi in tre anni

Domenica scorsa a Chandigarh, Capitale del Punjab, il presidente francese Francois Hollande e il Primo ministro indiano Narendra Modi, hanno annunciato una lunga partnership per favorire la costruzione di diverse smart cities in India, a partire dalla stessa Chandigarh.

L’accordo, che è stato perfezionato presso il ministero indiano per il Commercio e l’Industria, prevede 16 programmi di sviluppo, soprattutto in ambito urbano e industriale. Al centro del protocollo d’intesa le città intelligenti, lo sviluppo economico sostenibile, l’efficienza energetica, la sicurezza, i cambiamenti climatici e l’economia circolare (ma anche l’edilizia, l’aerospaziale e le grandi infrastrutture).

Per i tre grandi progetti smart city di Chandigarh, Nagpur e Puducherry, il Governo francese ha annunciato lo stanziamento di 2 miliardi di euro per azioni di sostegno e supporto tecnico e tecnologico alle aziende locali per i prossimi tre anni.

Non a caso la costruzione di Chandigarh (la “città d’argento”), è frutto del genio del grande architetto francese Le Corbusie, che nel 1951 diede il via ai lavori di realizzazione del suo progetto per la ‘Città ideale’.

Durante l’incontro tra Hollande e Modi è stato inoltre annunciato che l’International Solar Alliance, presentata a fine novembre in occasione della COP21 di Parigi e finalizzata alla promozione decisa dell’energia solare, ha raggiunto l’adesione di 122 nazioni in tutto il mondo.

L’iniziativa in India sarà seguita e coordinata dall’Agenzia francese per lo sviluppo (AFD) e vede l’adesione di diverse imprese francesi, tra cui Alstom, Dassault, Egis, Lumiplan, RATP, Transdev e Schneider. La Francia, ha fatto sapere l’AFD, ha pronti investimenti per l’India per quasi 19 miliardi di dollari, con la possibilità di dar vita a 280 mila nuovi posti di lavoro. L’India, dal canto suo, investirà in Francia poco meno di 1 miliardo di dollari, per 7.000 nuovi posti di lavoro.

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