Lo scenario

Smart cities. Il Giappone investirà 217 miliardi di dollari entro il 2033. Un nuovo fronte con la Cina

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Il Giappone punta a diventare il leader asiatico delle smart city, investendo miliardi in tecnologie avanzate e collaborazioni pubblico-private. La sfida con la Cina (ri)accende la competizione globale in questo settore, con focus su AI, utilities e infrastrutture di comunicazione.

Un nuovo futuro per il mercato mondiale delle smart cities, che passa per il Giappone

Le megalopoli del Giappone potrebbero essere interessate da una significativa crescita in termini di trasformazione digitale, trasporti green, infrastrutture critiche e reti 5G, tra il 2024 e il 2033, il tutto con una forte integrazione di soluzioni di intelligenza artificiale (AI).

Nel nuovo studio pubblicato da Astute Analytica sono esaminati i fattori trainanti, come le forti collaborazioni tra pubblico e privato e le principali tendenze di mercato, come gli investimenti nella tecnologia 5G.

Il rapporto analizza inoltre il mercato per componenti (infrastrutture, hardware, software, servizi), applicazioni e tipologia di città, evidenziando il dominio delle economie sviluppate e il ruolo chiave delle utility.

In Giappone nel 2024 sono stati spesi più di 63 miliardi di dollari in soluzioni tecnologiche applicate alle smart city e secondo lo studio se ne spenderanno 217 miliardi entro il 2033.

Il Paese vanta una solida cultura di partnership tra agenzie governative, aziende private, enti di ricerca e comunità locali. Questa collaborazione favorisce l’innovazione, accelerando i test e il perfezionamento dei concetti di smart city. La condivisione di competenze e risorse porta a soluzioni incentrate sull’uomo e ottimizza l’allocazione delle risorse.

Il rapido investimento in infrastrutture 5G sta rimodellando i servizi pubblici e le infrastrutture. La maggiore connettività consente nuove applicazioni nelle città intelligenti, tra cui il monitoraggio del traffico in tempo reale, la telemedicina, i veicoli autonomi e i servizi basati sulla realtà aumentata. La penetrazione del 5G è fondamentale per sbloccare il pieno potenziale delle soluzioni AI.

Energia, 5G e IoT

Il settore delle utility sta guidando la rivoluzione delle smart city con soluzioni trasformative nella gestione di acqua, elettricità e rifiuti. L’implementazione di contatori intelligenti, sistemi di rilevamento delle perdite d’acqua e soluzioni di gestione dei rifiuti basate sull’intelligenza artificiale sta portando a un notevole miglioramento dell’efficienza. La domanda di servizi energetici e idrici affidabili, insieme alla spinta verso la sostenibilità, sta alimentando la crescita in questo segmento.

Le regioni sviluppate del Giappone stanno guidando l’adozione delle smart city grazie alle loro solide infrastrutture e alla capacità finanziaria. Centri metropolitani come Tokyo, Yokohama e Osaka vantano una copertura 5G avanzata, reti di traffico basate su sensori e piattaforme di e-governance integrate. La concentrazione di aziende, università e investimenti governativi in ​​queste aree favorisce l’innovazione e implementazioni rapide.

Attualmente, la componente dominante nel mercato giapponese delle smart city è l’infrastruttura di comunicazione, che detiene oltre il 33,20% del mercato. Questo predominio è dovuto ai massicci investimenti in reti 5G e fibra ottica che hanno portato a una copertura capillare nelle aree urbane.

Tuttavia, le previsioni indicano un cambiamento significativo entro il 2033, quando si prevede che l’hardware prenderà il posto dell’infrastruttura di comunicazione come segmento dominante.

I driver del cambiamento

Questo cambiamento sarà guidato da diversi fattori. I sensori intelligenti saranno sempre più integrati in vari aspetti della vita urbana, dai contatori intelligenti ai veicoli autonomi all’illuminazione pubblica efficiente dal punto di vista energetico.

Il governo giapponese sta stanziando ingenti fondi per la ricerca e la produzione di microchip, elementi essenziali per la prossima generazione di dispositivi per le smart city.

Da tenere in considerazione anche l’innovazione nel campo dell’hardware. Grandi aziende come Toyota e Panasonic stanno investendo nello sviluppo di robot autonomi e lampioni intelligenti, con l’obiettivo di trasformare l’ambiente urbano.

La convergenza delle reti dati con soluzioni hardware innovative porterà a un’esperienza sempre più tangibile e vantaggiosa per i cittadini, posizionando l’hardware come la componente chiave nel futuro delle smart city giapponesi.

Competizione Giappone-Cina

Nel settore delle smart cities esiste comunque una competizione geopolitica significativa nel Pacifico, soprattutto tra Giappone e Cina. Entrambe le nazioni, per ragioni storiche, culturali ed economiche, hanno investito pesantemente in questo ambito, trasformandolo in un terreno di confronto strategico.

Sia il Giappone che la Cina dispongono di una solida base industriale e di importanti aziende tecnologiche. L’investimento nelle smart cities rappresenta un modo per consolidare il proprio ruolo di leader tecnologico a livello globale e influenzare gli standard internazionali.

Tutti e due i Paesi mirano ad espandere la propria influenza nella regione Asia-Pacifico e oltre. Le smart cities rappresentano un veicolo per promuovere i propri modelli di sviluppo e attrarre investimenti stranieri.

Queste città del futuro sono viste come un simbolo di modernità e progresso, il vecchio concetto di soft power. Il successo in questo settore contribuisce a rafforzare l’immagine di una nazione potente e innovativa.

I due Pesi investono massicciamente nella costruzione di infrastrutture intelligenti, come reti 5G, sistemi di trasporto pubblico avanzati e sistemi di gestione energetica efficienti.

Sia il Giappone che la Cina sono all’avanguardia nello sviluppo di tecnologie per le smart cities, come l’IoT, l’intelligenza artificiale e la robotica, cercando di stringere alleanze con altri paesi per promuovere i propri modelli di smart city e conquistare nuovi mercati.

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