C’è tempo fino al 6 settembre prossimo per partecipare al Work Programme 2016-2017 “Cross-cutting activities”, programma di bandi da 370 milioni di euro varato dalla Commissione europea a ottobre dell’anno scorso per sviluppare soluzioni, servizi e prodotti dell’Internet of Things e in chiave Smart and Sustainable Cities.
Si tratta di più focus area, appunto bandi, a cui è possibile fare domanda di partecipazione per ricevere finanziamenti, risorse ulteriori e sostegno materiale. Il fondo per la focus area IoT è di 139 milioni di euro per il biennio 2016/2017, mentre sempre per lo stesso biennio quello per la focus area delle smart cities è di 231,5 milioni di euro.
Internet of Things
L’obiettivo di questa call è di supportare la combinazione di tecnologie differenti come internet, big data, cloud o advanced computing e la loro integrazione per utilizzi innovativi nelle sfide sociali.
Questa varietà di tecnologie e strumenti già sperimentati in ambienti controllati, viene poi applicata a scenari della vita reale con lo scopo di ottenere soluzioni avanzate dal grande potenziale socio-economico.
Ciò creerà maggiori opportunità di innovazione e sviluppo di mercati e industrie, con un forte impatto sulle azioni europee.
Smart and Sustainable Cities
Questa focus area cerca di mettere insieme città, industrie e cittadini per dimostrare soluzioni e modelli di business che possano essere riprodotti su larga scala.
Sarà possibile mostrare benefici misurabili sull’efficienza energetica e delle risorse e creare nuovi mercati e lavori.
Lo scopo include la creazione di aree urbane basate su energia pulita (clean energy), mobilità elettrica (eMobility), strumenti e servizi all’avanguardia e soluzioni efficaci ed innovative, basate sul rispetto della natura.
Oltre a queste due focus area, c’è una terza a completare il Work Programme 2016-2017 “Cross-cutting activities” ed è quella dedicata all’economia circolare che può contare su un fondo pari a 676,5 milioni di euro.
Il bando “Industry 2020 in the Circular Economy” ha l’obiettivo di promuovere la crescita economica e le capacità industriali europee attraverso la fattibilità economica e ambientale dell’approccio ‘circular economy’. Questo approccio si basa sullo sviluppo di una economia più efficiente nell’impiego delle risorse e sulla riduzione drastica degli sprechi affrontando una serie di settori economici, compresi i rifiuti.