L'evento

Smart cities e crescita, primo incontro tra Anci e Presidenza italiana G7

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L’Associazione dei Comuni italiani e la presidenza italiana del G7 lanciano tavolo tecnico per calendarizzare incontri ed eventi finalizzati a promuovere le smart cities come motori della crescita, hub per l’innovazione e acceleratori della green economy.

I centri urbani trainano l’economia generando più dell’80% del PIL mondiale. Città di medie e grandi dimensioni, in alcuni casi megalopoli estese come regioni, che rappresentano veri e propri acceleratori di opportunità di crescita, hub per la trasformazione digitale e incubatori per nuovi modelli di business.

Su tali argomento si è svolto venerdì scorso l’incontro tra lo Sherpa italiano, ambasciatore Raffaele Trombetta, ed il Segretario Generale dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci), Veronica Nicotra, a cui ha preso parte anche di Antonella Galdi, Vice Segretario Generale dell’Anci.

Al centro dell’evento il ruolo delle smart city nella crescita economica e nel contrasto ai cambiamenti climatici, ma anche un piano d’azione condiviso tra Presidenza Italiana G7 ed Anci, finalizzato a far maturare e portare in contesto G7 una riflessione su come le città possano divenire culla di questo epocale cambio di paradigma.

Ricordiamo che sarà Taormina, una delle città più suggestive del Mediterraneo, a ospitare il vertice dei capi di Stato e di Governo che si terrà il 26 e 27 maggio 2017.

Tra le idee allo studio, c’è la possibilità di dar vita ad una serie di side event che valorizzino la narrativa proposta dall’Italia in materia di innovazione, sia in ambito di riunioni ministeriali che durante la Innovation Week di Torino (25-30 settembre).

In prospettiva, si legge sulla piattaforma della Presidenza italiana del G7 2017, le “People-Centered Smart Cities” assumeranno un ruolo fondamentale “per rafforzare la capacità di persone ed imprese di cogliere il dividendo della next production revolution.

Città globali, immaginate come interconnesse con centri di minore dimensione e che assumeranno il ruolo di “dorsale di smarter countries”.

Sempre in termini di innovazione e crescita, i tre dei fattori produttivi di maggior rilievo per lo sviluppo economico e tecnologico si concentrano proprio nei centri urbani: infrastrutture abilitanti (connettività, energia, logistica); big data; Knowledge based capital.

In pratica, un panorama che rappresenta sin d’ora il potenziale maggiore grazie al quale le imprese possono emergere e competere. In tale contesto, infatti, l’innovazione si espande e la ricchezza culturale cresce, offrendo nel contempo anche un ventaglio di risposte, attraverso l’innovazione a misura di persona, alle pressanti sfide dell’inclusione sociale, della sostenibilità ambientale e della ripresa economica, che proprio negli ambienti urbani maggiormente si concentrano.

Le sostanze inquinanti più diffuse in atmosfera sono il biossido di zolfo (So2), gli ossidi di azoto(Nox), il monossido di carbonio (CO), l’ozono, il benzene, gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA), le polveri (soprattutto il particolato di diametro inferiore a 10 milionesimi di metro, il Pm10) e il piombo. L’origine dell’inquinamento atmosferico è da ricercarsi soprattutto nelle aree metropolitane, dove il traffico automobilistico, gli impianti industriali e il riscaldamento degli edifici generano effetti dannosi sulla qualità dell’aria e sulla salute degli abitanti.

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