La Fondazione Ugo Bordoni (FUB), per bocca del presidente Alessandro Luciano, torna a parlare di interferenze 4G al segnale del digitale terrestre, e delle modalità per contrastare un fenomeno che negli ultimi tempi sta crescendo di pari passo con l’aumento del traffico wireless generato da smartphone e tablet sempre più numerosi.
La Fondazione, che dal primo gennaio 2013 gestisce il call center Help Interferenze, ha fatto il punto della situazione in occasione della tappa romana dello Smart Building Roadshow, patrocinato da Mise, Anci, Anapi (Associazione nazionale amministratori professionisti di immobili) Confartigianato e CNA.
Al centro del dibattito l’”Edificio in rete: una grande occasione di sviluppo” e l’applicazione delle nuove norme, i compiti e le responsabilità dei professionisti, le tecnologie per l’edificio 2.0. Fra i temi più dibattuti i risvolti normativi della cablatura verticale, in relazione alla Legge 164/2014 – Modifiche al DPR 380/2001 “Testo unico per l’edilizia” e le guide tecniche CEI.
In particolare, le nuove norme sull’obbligo del bollino “Broadband ready”, che rendono obbligatoria la predisposizione alla connessione al web nelle nuove abitazioni e in quelle oggetto di ristrutturazione.
Si inserisce in questo contesto il ruolo della FUB, garante anti interferenze Lte per cittadini e amministratori di condominio.
Tanto più che a fronte di una percentuale dell’83% di interventi risolutivi da parte degli antennisti, una percentuale del 5% di interventi non è risolutiva per diversi motivi: sui tetti si trovano antenne assenti o divelte, cavi corrosi e giunzioni approssimative che nulla hanno a che vedere con l’interferenza Lte su cui interviene la FUB.
E’ per questo che l’alternativa al servizio Help Interferenze resta la messa a norma del sistema di ricezione televisiva secondo le norme vigenti in materia di ricezione del digitale terrestre (L’impianto a norma L.186/68, DM 37/08, DM 22/01/2013).