Smart

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Inchiesta sulle reti

SmartDi Frédéric Martel

Feltrinelli editore

Pubblicato: 1° ottobre 2015

Pagine: 384

ISBN: 9788807172960

Prezzo: € 22,00

Il libro è disponibile in formato ebook. Acquistalo su ebook.it

Internet non appiattisce affatto il mondo. Semmai è il mondo a nutrire la rete di complessità, diversità, ricchezza, tanto che sarebbe opportuno parlare ormai di reti, al plurale. L’attenzione di tutti è rivolta ai grandi protagonisti americani del business, da Amazon a Google, ma Frédéric Martel nel suo nuovo libro cambia la prospettiva e scopre come nel mondo non faccia che crescere il numero dei connessi non anglofoni, che piegano la Rete alle loro necessità locali e rafforzano siti e servizi come Yandex e VKontakte in Russia, Baidu, Alibaba o Weibo in Cina, Orkut in Brasile o Taringa in Argentina.

Per questo, Smart è un’inchiesta sul campo: per studiare le reti di oggi, Martel ha viaggiato in lungo e in largo, dal Messico al Libano, dalla Russia all’Egitto, da Gaza al Brasile, oltre ovviamente agli Stati Uniti e alla Cina.

Non volevo fare un libro troppo teorico: le conclusioni dicono una cosa precisa, ma ci sono arrivato alla fine di una lunga ricerca. Ho incontrato centinaia di persone e credo che questo dia una certa freschezza al racconto. Le reti sono fatte di persone calate in una realtà per niente virtuale, mi piaceva guardarla con i miei occhi e poi descriverla”.

Dalla rete alle reti. “Il luogo comune prevede che il digitale venga associato sbrigativamente a un unico fenomeno mondiale, che accelera la globalizzazione cancellando le differenze. Il mio libro dimostra il contrario: le reti e la cultura digitale sono frammentate in funzione delle culture, delle lingue, delle regioni”.

Frédéric Martel, è sociologo e lavora all’IRIS (Institut de Recherches Internationales et Stratégiques). Ha scritto alcuni libri di grande successo e collabora stabilmente con giornali e radio francesi. Per Feltrinelli sono usciti Mainstream. Come si costruisce un successo planetario e si vince la guerra mondiale dei media (2010) e Global Gay (2014).

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