Pubblicità mirata perché i telespettatori non sono tutti uguali. Gli spot delle auto, per esempio, saranno diversi per chi abita in Val D’Aosta o Sicilia, perché la tipologia di vettura alla quale sono interessati è diversa.
Sky Italia si prepara a questa grande novità e forse qualche informazione in più potremmo saperla stasera quando il gruppo presenterà a Milano i nuovi palinsesti.
Dopo il Regno Unito, tocca adesso all’Italia lanciarsi in questo nuovo modo di vedere la pubblicità che non determina un aumento degli affollamenti ma garantisce agli advertiser di arrivare dritto ai consumatori.
La piattaforma in questione si chiama Ad Smart e al momento, come precisa Il Sole 24 Ore, è in fase di test. A fine anno si passerà alla fase operativa.
Dal punto di vista tecnico, la pubblicità mirata arriverà ai clienti in possesso di un decoder My Sky che oggi sono 3,2 milioni, su un totale di oltre 4,7 milioni di abbonati.
La piattaforma per il momento sarà utilizzata solo per i canali pay e in modalità lineare. La pubblicità personalizzata non sarà estesa per ora ai servizi on-demand.
La pubblicità mirata coniuga la forza delle campagne online con l’audience televisiva.