Sky Italia ha chiuso l’esercizio 2019 al 30 giugno con ricavi per 3,29 miliardi di euro, in aumento del 10% (300 milioni in più rispetto all’anno precedente), ma con un risultato operativo negativo per 74 milioni, a fronte di un risultato operativo positivo per 138 milioni nel 2018, una perdita di 41 milioni di euro, a fronte degli utili per 100 milioni dell’esercizio precedente, e abbonati in aumento a 5,195 milioni rispetto a 4,855 milioni del 2018.
Primo bilancio post Mediaset Premium e Comcast
Lo scrive ItaliaOggi, rendendo noti i primi risultati della tv satellitare dopo l’acquisizione di della piattaforma Premium di Mediaset e delle offerte pay tv in digitale (giugno 2018) e dopo l’arrivo del nuovo socio forte, l’americana Comcast il 9 ottobre 2018.
Diritti tv, costi in crescita
Sulle perdite di Sky Italia pedano i costi per l’acquisto dei diritti tv, in aumento di 456 milioni, e i costi del personale, in crescita di 38 milioni. Particolarmente onerose le aste per la Champions league e per la Serie A nel triennio 2018-2021. I costi per i diritti tv sono passati da 1,43 miliardi nel 2018 a 1,9 miliardi nel 2019.
Fra telefonia e nuovi diritti
In questo momento, Sky Italia si appresta a lanciare entro giugno la sua offerta di telefonia e banda larga e dovrà mettere ancora mano al portafoglio per i nuovi bandi per i diritti tv di Champions e Serie A per il triennio 2021-2024.
Si punta a telefonia, banda larga e home security
Entro giugno Sky Italia venderà anche abbonamenti di telefonia e banda larga, sulla scia del modello della casa madre Comcast. Secondo Repubblica, il nuovo abbonamento di Sky offrirà nuovi servizi come la sorveglianza di casa tramite telecamere e sensori anti-ladro, mentre il sistema di illuminazione potrà essere connesso così come il riscaldamento. L’azienda starebbe studiando una formula di offerta di connessioni a Internet con una velocità minima garantita, anche grazie alla partnership con Open Fiber che affitterà la sua fibra al broadcaster.