Dopo il successo dell’anteprima mondiale al cinema, martedì 25 settembre alle 21.15 arriva in prima tv assoluta e in esclusiva su Sky Arte (canale 120, 400 e 106 di Sky) Hitler contro Picasso e gli altri. L’ossessione nazista per l’arte, il documentario diretto da Claudio Poli che racconta come il nazismo mise le mani sull’arte, tentando di distruggere ogni traccia delle opere classificate come “degenerate” e attuando in tutta Europa un sistematico saccheggio di capolavori di arte antica e moderna.
Sono trascorsi 81 anni da quando il regime nazista bandì la cosiddetta “arte degenerata”, organizzando nel 1937 a Monaco un’esposizione pubblica per condannarla e deriderla e, contemporaneamente, una mostra per esaltare la “pura arte ariana” con “La Grande Esposizione di Arte Germanica”. Proprio in quegli stessi giorni cominciò la razzia, nei musei dei territori occupati e nelle case di collezionisti e ebrei, di capolavori destinati a occupare gli spazi di quello che Hitler immaginava come il Louvre di Linz (rimasto poi solo sulla carta) e di Carinhall, la residenza privata di Goering, l’altro grande protagonista del saccheggio d’Europa. Si calcola che le opere sequestrate nei Musei tedeschi siano state oltre 16.000 e oltre 5 milioni in tutta Europa. Tra le tele trafugate capolavori di Chagall, Monet, Picasso e Matisse. Tra gli artisti all’indice: Max Beckmann, Paul Klee, Oskar Kokoschka, Otto Dix, Marc Chagall, El Lissitzky.
Proprio per raccontare alcune delle infinite storie che presero il via in quei giorni nasce Hitler contro Picasso e gli altri. L’ossessione nazista per l’arte, un film che, attraverso la guida di Toni Servillo, conduce lo telespettatore tra Parigi, New York, l’Olanda e la Germania per raccogliere le testimonianze dirette sulle storie che prendono il via da quattro grandi esposizioni che recentemente hanno fatto il punto sull’arte trafugata, tra protagonisti di quegli anni, ultime restituzioni e preziosi materiali d’archivio.
Si parte da “21 rue La Boétie”, la mostra parigina nata dalla volontà di esporre parte di un prezioso patrimonio recuperato, la collezione di Paul Rosenberg, uno dei più grandi collezionisti e mercanti d’arte di inizio ‘900, con quadri da Picasso a Matisse; e si passa a “Looted Art”, alla mostra di Deventer, in Olanda, che espone i quadri provenienti dai depositi statali olandesi e dalle collezioni razziate dai nazisti; si esplora poi “Dossier Gurlitt”, la doppia esposizione di Berna e Bonn che per la prima volta espone la collezione segreta di Cornelius Gurlitt, figlio di uno dei collezionisti e mercanti d’arte che collaborarono coi nazisti, fermato per caso dalla polizia doganale su un treno per Monaco nel 2010.
Tra i protagonisti del film Simon Goodman (che in scatoloni pieni di vecchie carte e documenti ha scoperto la storia della sua famiglia e della sua collezione d’arte finita in gran parte nelle mani di Hitler e Goering), Edgar Feuchtwanger (che nel 1929 fu il vicino di casa di Adolph Hitler, qualche anno prima che suo padre fosse deportato a Dachau, mentre dalla loro casa venivano sottratti mobili e libri preziosi) e Tom Selldorff (che è riuscito a recuperare quattordici opere appartenute alla sua famiglia cui furono sottratte negli anni ’30).