Il futuro dello scenario energetico europeo è nei sistemi di accumulo. L’energia elettrica è e sarà una risorsa fondamentale per lo sviluppo del mercato unico digitale, per la crescita dell’economia digitale, per la diffusione delle tecnologie abilitanti la trasformazione digitale in corso: dall’Internet delle Cose all’intelligenza artificiale, passando per la data economy, l’industry 4.0 e il 5G.
Al centro di questo lungo processo di innovazione generalizzata ci sono diverse aree strategiche, dall’efficienza energetica alla decarbonizzazione dell’industria e dell’economia tutta, dalla sfida ai cambiamenti climatici alla riduzione delle emissioni nocive, dalle smart cities alla mobilità pulita.
Uno degli strumenti ritenuti più efficaci per accelerare questi processi di trasformazione dei mercati e della società intera sono le tecnologie che consentono uno sviluppo e una crescita sostenibili a livello ambientale, a impatto zero come si dice.
Tra queste il settore dei sistemi di accumulo energetico, più banalmente le batterie.
La Commissione europea ha lanciato una nuova iniziativa che mira ad identificare ed esaminare valide opportunità per colmare le lacune nella catena del valore delle batterie in Europa e a confrontarsi sulle misure necessarie perché l’Unione resti competitiva.
“Le batterie sono una tecnologia abilitante fondamentale nel contesto dell’Unione dell’energia e il loro sviluppo e la loro produzione hanno un ruolo strategico nella transizione in corso verso una mobilità e sistemi energetici puliti”, ha dichiarato Il Vicepresidente per l’Unione dell’energia Maroš Šefčovic.
“In definitiva si tratta di rendere l’industria europea più forte e più competitiva, di creare posti di lavoro basati su tecnologie all’avanguardia e di guidare la lotta ai cambiamenti climatici”.
Il mercato delle batterie, a partire dal 2025, potrebbe valere qualcosa come 250 miliardi di dollari l’anno ha sostenuto il vice presidente.
Mercoledì scorso, in occasione di una riunione di alto livello sullo sviluppo e la produzione delle batterie in Europa, alla quale hanno partecipato rappresentanti dell’industria europea, degli Stati membri e delle istituzioni finanziarie, Šefčovic ha annunciato la nascita dell’EU Battery Alliance, che sarà presentata ufficialmente al Clean Energy Industrial Forum di febbraio del 2018, in occasione degli EU Industry Days.
Tale consorzio, stando a quanto riportato dal Financial Times, potrebbe contare su un fondo Ue da 2,2 miliardi di euro.
La Commissione ha sempre sostenuto lo sviluppo delle batterie quale tecnologia abilitante fondamentale per raggiungere gli obiettivi in materia di clima ed energia. La sua comunicazione più recente, “L’Europa in movimento“, delinea un percorso di transizione verso una mobilità pulita, competitiva e connessa in Europa e identifica nelle batterie una delle iniziative faro nel quadro della strategia dell’Unione dell’energia.
Anche la strategia di politica industriale sottolinea l’importanza strategica degli investimenti nelle batterie e la necessità di dare il via a iniziative promosse dall’industria per una catena del valore delle batterie completa nell’UE.
Come ha ricordato il Presidente della Commissione UE, Jean-Claude Juncker, nel discorso sullo Stato dell’Unione: “Una strategia che intende aiutare le nostre industrie a rimanere o diventare leader indiscusse dell’innovazione, della digitalizzazione e della decarbonizzazione”.
Inoltre, seguendo il percorso Ue in materia di economia circolare a basse emissioni di carbonio, questi provvedimenti aiutano l’Unione ad attuare gli impegni assunti con l’accordo di Parigi.