Secondo Iliad, gli attacchi degli operatori sui rischi sicurezza legati all’erogazione delle sim presso i suoi erogatori pubblici (SimBox) sono soltanto “illazioni”. L’operatore low cost, contattato da Key4biz per un commento sull’articolo pubblicato oggi sul Sole 24 Ore Le SimBox di Iliad finiscono sul tavolo di Salvini, ci ha inviato la sua replica all’articolo, nel quale si mette in dubbio la sicurezza dell’operazione di acquisto delle sim: “Praticamente chiunque, anche con un’identità falsa, può comprare una sim e a quel punto fare qualsiasi operazione”, si legge nell’articolo.
Iliad non ci sta e di seguito pubblichiamo la replica rispetto alle “illazioni” paventate oggi stesso nell’articolo in questione. “Le Simbox iliad contemplano un processo di verifica tale da garantire il controllo efficace e completo dell’identità di ogni acquirente a cui viene rilasciata una SIM – si legge nella nota inviata a Key4biz – La fase di sottoscrizione dell’offerta e di richiesta della SIM iliad, prevede la raccolta di dati personali, documenti validi e la registrazione di un video dinamico per ogni singolo utente, che risultano pedissequamente verificati dagli operatori del Servizio Utenti iliad tramite un applicativo interno.
Nei casi in cui i dati risultino errati, parziali o invalidi, nei casi in cui il documento di identità non risulti valido, sia danneggiato o di dubbia validità, quando inoltre, il video registrato pone dubbi sul riconoscimento di una persona, si procede al rigetto della richiesta”.
“L’attivazione della SIM viene effettuala da iliad solo in caso di conferma da parte dell’operatore del Servizio Utenti e successivamente a tale conferma – prosegue la nota di Iliad – Questo processo è stato ideato e implementato per garantire la conformità con la normativa applicabile e la tutela della sicurezza delle comunicazioni elettroniche, e assicura un livello di controllo sulle identità degli utenti particolarmente elevato anche in considerazione della digitalizzazione della procedura”.
Il continuo tentativo di voler ostacolare l’ingresso nel mercato di iliad da parte degli operatori storici, può in taluni casi rivelarsi solo un elemento di contrasto alla spinta innovativa di cui l’intero Paese e gli utenti potrebbero giovare”, chiude la nota.