Un’economia digitale sviluppata e diffusa, basata su un ampio ecosistema di applicazioni mobili e web, può tornare utile anche da un punto di vista della sicurezza urbana e della smart city.
Roma ha aderito al network europeo “City.Risks”, progetto promosso dall’Unione europea per promuovere una migliore qualità della vita in città anche in termini di sicurezza individuale e rispetto del decoro urbano.
La Capitale è stata infatti scelta, assieme a Londra, come città pilota per testare l’iniziativa che ha l’obiettivo di responsabilizzare i cittadini in prima persona sull’efficacia delle misure di sicurezza urbana e contro il degrado cittadino, invitandoli ad utilizzare una nuova piattaforma tecnologica che integra social network, smartphone e tablet.
Il progetto, che avrà la durata di 36 mesi, si compone di 13 partner rappresentativi del mondo dell’industria, della ricerca e della pubblica amministrazione, appartenenti a 7 diversi paesi europei: Austria, Bulgaria, Germania, Grecia, Italia con Roma Capitale e Comune di Prato, Svezia e Gran Bretagna.
L’avvio è previsto per il prossimo mese di maggio e per Roma Capitale, beneficiaria del progetto, i fondi disponibili (provenienti dal programma Horizon 2020) ammontano a oltre 143 mila euro.
Come si legge in una nota del Comune di Roma: “L’obiettivo è contribuire ad aumentare la percezione del senso di sicurezza dei cittadini nelle aree urbane e metropolitane attivandone, in maniera trasparente e sostenibile, una partecipazione proattiva, al fine di poter fornire grazie alla rete di informazioni una migliore protezione alle vittime di eventi criminosi, ma anche per garantire interventi più efficaci e tempestivi nell’ambito del degrado urbano”.
La piattaforma in questione, prevede lo sviluppo di un sistema avanzato di servizi multicanale (mobile e web) per far circolare in maniera bidirezionale le comunicazioni tra autorità e cittadini, ma anche tra gli stessi utenti, riguardanti situazioni di degrado e sicurezza, così da poter disporre gli interventi necessari ad affrontare i casi segnalati.
Gli strumenti che saranno sviluppati nel progetto saranno poi integrati all’interno del Sistema Integrato Roma Sicura – SIRS, gestito dalla IV Direzione del Gabinetto del Sindaco, e serviranno da supporto ai processi decisionali in materia di sicurezza urbana.