Sulla home page di Repubblica.it da questa mattina campeggia il mega-banner targato Polizia di Stato, Altroconsumo e Google. Il messaggio pubblicizzato è: “Proteggi i tuoi dati online anche oggi. Basta un attimo con Google Account personale”.
E cliccando sul banner si viene rimandati a una pagina Google (https://myaccount.google.com/intro) nella quale, celatamente, si invitano gli utenti, che ancora non hanno un account Google, a crearlo, perché è sicuro, è talmente sicuro che ha persino il beneplacito della Polizia di Stato.
La pubblicità rientra nell’iniziativa Vivi Internet, al sicuro: “il progetto realizzato da Google con la collaborazione di Polizia Postale e delle Comunicazioni, di Altroconsumo e dell’Accademia italiana del codice di internet per sensibilizzare gli Italiani all’utilizzo del web in sicurezza”.
Perché la Polizia di Stato ha accettato di metterci la faccia e di utilizzare i propri agenti per formare i ragazzi sulla sicurezza sul web insieme a una sola società privata, proprietaria non solo del più famoso motore di ricerca, ma di una galassia di servizi online. Perché non sono stati coinvolti anche altri Over the Top?
Dunque da questa partnership della Polizia di Stato con Google chi ci guadagna di più? I cittadini nel ricevere la giusta formazione sulla sicurezza su Internet o Google che in questo modo viene certificata dallo Stato come sicura al 100%?