banda ultralarga

Si apre una settimana importante per le decisioni di Telecom Italia sul dossier Metroweb

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Il 7 maggio ci sarà a Milano il Cda di Telecom Italia, dove potrebbe esserci una svolta decisiva sul dossier Metroweb.

Il 7 maggio a Milano è la data fissata per il Cda di Telecom Italia e l’azienda si prepara a rivedere forse definitivamente i termini della vicenda Metroweb.

 

L’ad di Telecom Italia, Marco Patuano illustrerà al Consiglio la situazione complessiva sulla intricata vicenda che ha registrato prima stop-and-go e poi il braccio di ferro delle quote di partecipazione degli operatori nella società veicolo indicata di fatto dal governo: da un lato Telecom Italia che si era dichiarata pronta a entrare solo a patto dell’acquisizione della maggioranza di Metroweb, dall’altro gli altri operatori che avevano dichiarato di non poter accettare condizioni di partecipazione fondate su quel prerequisiro.

All’attenzione del Cda di Telecom Italia ci sarà anche il niet del presidente Fsi (secondo azionista di Metroweb, con il 46%) Maurizio Tamagnini inviato per email a Patuano dove si notifica che Cdp e Fsi non sono in grado di procedere con le discussioni sul progetto della rete in fibra ottica alle condizioni prospettate dalla società guidata da Marco Patuano.

Sempre nello stesso periodo, ci sono poi state le riaperture da parte di Cdp, avanzate dal Presidente Franco Bassanini, a cedere la maggioranza (51%) a Telecom Italia solo a patto che ci fosse il condominio con gli altri operatori come Wind e Vodafone. La riapertura non sembra aver portato ad alcun risultato visto che l’opzione del condominio era stata già rispedita al mittente da Telecom Italia lo scorso 19 febbraio a seguito del Cda.

Intanto il tempo scorre, se si considera che, in teoria,  entro il 30 maggio scadono i termini per presentare i piani d’investimento sulle aree indicate dal piano del Governo. Ma non è solo questa deadline che aggiunge entropia al ‘sistema’ della banda ultra larga. Come è noto, è stata infatti riaperta la consultazione pubblica del Mise che durerà all’incirca un mese e che servirà a definire le nuove ‘aree nere’ e le ‘aree a fallimento di mercato’. A questo si aggiunge, anche, l’impasse dei decreti attuativi dello Sblocca Italia che riguardano il credito d’imposta per le aziende che investono, decreti attuativi che sono fermi alla Ragioneria del MEF per mancanza di coperture.

 

Staremo a vedere quale sarà l’orientamento di Telecom Italia sul dossier Metroweb.

Se continuerà a investire in solitaria, ampliando – come secondo alcune indiscrezioni – la lista delle 40 città dove intende portare la tecnologia FttH/B, oppure trovare un punto d’incontro con Cdp e Fsi sulla convergenza in un’unica società per cablare in fibra ottica tutto il territorio nazionale.

Nel frattempo si intensifica parallelamente la trattativa per portare Wind nella compagine di Metroweb Sviluppo, la società che nelle intenzioni del Governo dovrebbe accelerare lo sviluppo della rete in fibra ottica. Nulla di firmato fin qui, ma certo l’operatore telefonico “sta valutando in maniera approfondita” l’ingresso nella newco come riferiscono fonti dell’Adnkronos fonti vicine all’azienda.

Parallelamente prosegue a pieno ritmo il lavoro per mettere a punto il piano industriale con Vodafone Italia che con Metroweb ha firmato una lettera d’intenti. Il documento dovrebbe essere pronto entro la fine di maggio e per quella data si potrebbe giungere a un accordo preliminare.

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