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“Sex recession”, il declino del sesso nel mondo

È forse disdicevole parlarne, ma pare proprio che la pratica del sesso sia in radicale declino nel mondo. L’ossessione statistica occidentale, dove si conteggia di tutto (compresi gli amplessi) lo dimostrerebbe con particolare chiarezza. Un recente sondaggio dell’IFOPInstitut français d’opinion publique—ha rilevato per esempio che il 24% degli adulti francesi tra i 18 e i 69 anni dichiara di non avere fatto sesso nei precedenti 12 mesi: ciò a fronte di un 9% fatto registrare nel 2006. La proporzione di quelli nella fascia d’eta 18-24 anni che non hanno mai fatto sesso è risultata del 28%, rispetto al 5% del 2009.

Complessivamente, i francesi la chiamano la “sex recession”, ma il fenomeno non è solo gallico. I risultati IFOP rispecchiano quelli raccolti in altri paesi occidentali, compreso il Regno Unito dove, secondo uno studio dell’anno scorso, il numero di teenager britannici che hanno avuto una prima esperienza sessuale entro i 15 anni d’età è crollato di un terzo nell’ultimo decennio.

Aldilà dell’Europa, ha fatto clamore anche un importante studio giapponese secondo il quale oltre il 68% dei matrimoni nel paese del Sol Levante è “completamente senza sesso”, un risultato che fa a pugni con i tentativi del governo di contrastare il veloce crollo della popolazione in atto. Risultati simili—ma più marcati ancora—arrivano dalla Corea del Sud. Globalmente, una ricerca recentemente comparsa sul Journal of Sex Research ha esaminato dati raccolti nell’ultimo decennio relativi alla vita erotica di 180mila teenagers in 33 nazioni, trovando che in 25 di queste il numero di giovani che riferivano di avere avuto un’esperienza sessuale si era sensibilmente abbassato, mentre non era aumentato in nessuno dei paesi presi in esame.

Negli Usa, un’altra ricerca conferma la stessa tendenza: già tra il 2000 e il 2018, infatti, la ‘inattività sessuale’ tra i maschi americani era arrivata a un punto tale che “all’incirca un uomo su tre in età compresa tra i 18 e i 24 anni riferiva di non aver fatto sesso durante l’anno precedente”. La stessa inattività era stata riscontrata, seppure in grado minore, anche tra gli uomini e le donne della fascia d’età tra i 25 e i 34 anni.

Il perché del nuovo ‘disinteresse erotico’ non è chiaro, anche se un altro studio americano, il National Survey of Sexual Health and Behavior (NSSHB), sembra suggerire che almeno una parte della colpa sia da attribuire ai telefoni cellulari e agli altri ‘schermi e schermini’ che ormai ci circondano e che avrebbero trasformato l’interazione tra i generi. Tuttavia, è d’uso dare la colpa alla ‘tecnologia’ o, più in generale, al ‘logorio della vita moderna’ per rendere intelligibili i nuovi fenomeni sociali in arrivo—ma queste sono etichette, non spiegazioni.

Può darsi che la realtà sia insieme più semplice e più complessa. Le nuove generazioni hanno, nel bene e nel male, molta più informazione di una volta sulle pratiche erotiche—forse al punto che, per la troppa familiarità, non riescono più a sentire quel certo aspetto ‘peccaminoso’ del sesso—e se non è peccato, che gusto c’é? Forse troppi misteri sono stati svelati…

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